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La mentalità delle SS di Mauthausen
La terribile vicenda degli ebrei olandesi deportati a Mauthausen si svolse in un momento in cui la cosiddetta soluzione finale della questione ebraica in Europa non era ancora iniziata. Lo sterminio sistematico, infatti, iniziò con l’invasione dell’URSS (22 giugno 1941). La violenza delle SS di Mauthausen contro gli ebrei olandesi è un’azione improvvisata, non fa parte di un piano generale di eliminazione. Proprio per la sua efferatezza, tuttavia, quanto accadde nella cava Vienna Ditch di Mauthausen il 19 giugno 1941 esprime nella sua forma più chiara l’essenza razzista del nazionalsocialista e la disponibilità di tanti suoi seguaci a collaborare con passione ed entusiasmo al genocidio.
Il dramma degli ebrei olandesi a Mauthausen
Il 17 giugno 1941, arrivò da Buchenwald un trasporto di 348 ebrei olandesi, che vennero assassinati in modo particolarmente brutale e violento. La maggior parte di loro morì nella cava di granito: alcuni perirono sulla lunga scalinata che portava dalla cava al lager, altri furono gettati dall’alto, giù dalla collina.
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Mauthausen. Il campo

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