Campi per donne e giovani devianti

Moringen
Ravensbrück, 1940. L’edificio della direzione del campo. Fotografia scattata dalle SSNel dicembre 1936, a Moringen, presso Gottinga, sorse il primo campo di concentramento nazista per donne. Nel giro di un anno, il lager femminile fu incapace di accogliere altre detenute, per cui si decise di costruirne un altro, nei pressi di Berlino. A questo scopo, alla fine del 1938, una squadra di circa 500 detenuti fu prelevata da Sachsenhausen, portata nei pressi della cittadina di Furstenberg e incaricata di costruire le prime 32 baracche del campo di Ravensbrück, ufficialmente aperto nel 1939.

A Moringen, intanto, prese corpo l’idea di istituire "un campo di polizia per la protezione della gioventù", cioè un lager per giovani devianti. Nel 1940, la nuova struttura venne aperta. In teoria, i giovani destinati a quel tipo particolare di reclusione dovevano avere, come minimo, 21 anni ed aver risposto in modo assolutamente negativo ai "consueti metodi sociopedagogici" finalizzati al loro recupero. Di fatto, furono internati anche ragazzi di 16 anni e chiunque desse segni di insofferenza di fronte alla disciplina scolastica o ai sistemi della Gioventù hitleriana.

Nel 1942, Moringen ospitava 620 giovani internati, saliti a 674 l’anno successivo. Un campo simile, per ragazze, fu aperto nel giugno 1942 a Uckemark, accogliendo circa 200 detenute.

Swingkids

Il fenomeno di devianza giovanile che apparve più pericoloso per i nazisti fu il movimento dei cosiddetti swingkids, giovani di estrazione borghese che negli anni 1938-40 si riunivano in alcuni locali ad ascoltare musica jazz".

Con il loro modo di fare, gli swingkids mettevano in discussione alcuni dei più importanti concetti tipici dell'ideologia nazista. Secondo Hitler, gli ariani si distinguevano dalle altre razze (e soprattutto dai neri) per il loro autocontrollo, per la loro capacità di dominare i propri sentimenti e le proprie passioni. Il modo di danzare degli swingkids, al contrario, sembrava indegno di un ariano: era tipicamente negro, cioè smodato, privo di eleganza, di armonia, di equilibrio. Inoltre, poiché il ballo provocava sia il contatto fisico tra i giovani sia il volare delle gonne femminili, la danza dei ragazzi swing era considerata immorale, cioè accusata di accendere gli istinti sessuali dei giovani. All'opposto, secondo la morale tradizionale (nazista, borghese e cristiana) la sessualità andava praticata solo nell'ambito del matrimonio, al fine di procreare.

Di fronte a una simile sfida, la risposta nazista fu severissima. Mentre i locali che suonavano lo swing furono chiusi, per le ragazze colte in flagrante venne aperto un centro apposito nei pressi del lager femminile di Ravensbrück. I maschi furono inviati a Moringen; coloro che vennero giudicati "irrecuperabili", tuttavia, furono sterilizzati e poi inviati ad altri lager, dopo il compimento del diciottesimo anno d'età.

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