Approfondimenti

La rabbia dei contadini e la violenza della repressione
Nel 1918-1919, una fortissima ondata di rivolte contadine esplose da un capo all’altro della Russia, contro la politica delle requisizioni forzate (il cosiddetto comunismo di guerra). La rabbia dei contadini affamati si manifestava in gesti di efferata violenza contro i rappresentanti locali del governo comunista. A questi atti, il potere rispondeva regolarmente con una repressione brutale e spietata. Il testo seguente è tratto da un rapporto spedito a Mosca il 17 marzo 1919 dal comitato rivoluzionario bolscevico di Syzram (distretto di Simbirsk, nella regione del Volga).
Lenin contro i contadini
Nell’estate del 1918, Lenin attaccò ferocemente i contadini russi più intraprendenti e agiati, definendoli kulak, cioè strozzini e sfruttatori del popolo. Le radici profonde della violenza staliniana contro i contadini si trovano in queste parole di Lenin.
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Russia, 1927-1928. Un gruppo di prigionieri destinati alle Solovki entra nel campo di transito di Kem’. Fotogramma di un film di propaganda girato dalle autorità sovietiche. L’iscrizione sopra l’entrata recita: "URSS. Direzione dei campi delle Solovki. Kemperpunkt", abbreviazione di Kemskij peresylnyj punkt (Posto di smistamento di Kem)

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