Approfondimenti

I metodi della CEKA
Nel 1921, uno dei più stretti collaboratori di Dzerzinskij, Martyn Latsis, difese l’operato della Ceka dalle numerose critiche che venivano le mosse persino da alti esponenti comunisti. Le accuse più dure provenivano dal Commissariato del popolo alla Giustizia, che contestava alla Ceka la cancellazione delle più elementari norme di procedura processuale tipiche della cultura giuridica ottocentesca e il frequente ricorso alla pratica della fucilazione sommaria.
La funzione della CEKA
Il testo seguente fu steso da Feliks Edmundovic Dzerzinskij, primo comandante della Ceka, nell’estate del 1918, subito dopo l’uccisione dello zar e della sua famiglia. La dichiarazione esplicita un principio centrale del bolscevismo, che lo differenzia in modo radicale dal liberalismo. Secondo quest’ultimo, l’individuo è portatore di diritti naturali, inalienabili e inviolabili. Secondo i seguaci di Lenin, invece, tali diritti possono essere sacrificati, in nome di un fine collettivo o futuro: la difesa della rivoluzione e la costruzione della società socialista.
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Imputato tra due guardie. Russia, anni Venti. Imputato tra due guardie, nell’aula di un tribunale

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