Le isole Solovki

L'arcipelago
L’arcipelago delle isole SolovkiL’opera più famosa sui lager sovietici è probabilmente Arcipelago Gulag di Alexandr Solgenicyn. E’ possibile che il titolo, oltre ad essere fortemente evocativo, sia nato nella mente dell’autore per il fatto che la prima cellula dell’intero sistema venne istituita su un arcipelago vero e proprio (e non solo metaforico), cioè su un gruppo di isole reali, situate in mezzo al mare.

Le Solovki si trovano nell’estremo nord della Russia, nel Mar Bianco, al largo della città di Archangel’sk (distante circa 300 Km). L’arcipelago è situato al 65° parallelo di latitudine, a circa 160 chilometri dal circolo polare artico.

In inverno, il Mar Bianco gela e rende molto difficile la navigazione. Al giorno d’oggi, nella stagione invernale, i pochi abitanti (circa 1500, concentrati quasi tutti sull’isola più grande) sono collegati alla terra ferma grazie ad un piccolo aeroporto. In passato, invece, gli insediamenti umani erano di fatto isolati dal resto della Russia per gran parte dell’anno.
Un paradiso naturalistico

Gran parte della superficie dell’isola è ricoperta da un fitto manto forestale, in cui gli abeti si mescolano alle betulle. L’isola più grande presenta un numero elevatissimo di laghi, che i monaci, nel corso dei secoli, hanno unito con vari canali artificiali, cosicché è possibile una navigazione pressoché ininterrotta da un capo all’altro dell’isola stessa.

Le isole Solovki presentano numerose specie caratteristiche di animali e di vegetali, che hanno trovato qui un habitat unico e irripetibile. In età preistorica, le isole non conobbero insediamenti umani stabili. Tuttavia pare fossero considerate, dalle popolazioni delle regioni costiere che si affacciano sul Mar Bianco, come una terra di confine tra il mondo umano e l’aldilà: pertanto, sulle isole si trovano numerose tracce di riti antichissimi, compiuti in questa regione estrema, a diretto contatto col mondo dei defunti. I santuari più antichi risalgono a 4.000 anni fa e si presentano in forma di labirinti, fatti con massi di pietra.

Il campo a destinazione speciale

Già nel 1920, la regione di Archangel’sk ospitava numerosi lager e i bolscevichi avevano creato sull’isola principale un campo di prigionia, per soggetti catturati durante la guerra civile. Nel 1923, invece, nacque il lager a regime speciale delle Solovki (o SLON). In pratica, la maggior parte dei detenuti e l’amministrazione centrale vennero trasferite sull’arcipelago, mentre i pochi campi minori rimasti attivi sul continente persero ogni autonomia e furono trasformati in sottocampi, dipendenti dal comandante del lager delle Solovki.

Le colonie più importanti di detenuti si trovavano sull’Isola Grande. Anche l’isola di Anzer fu trasformata in lager, in cui detenuti erano addetti soprattutto al taglio del legname. L’Eremo del Golgotha, situato su tale isola, serviva da ospedale/lazzaretto per i malati di tifo. Le isole dette delle Lepri ospitavano la colonia di punizione femminile.

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