Approfondimenti

Il saggio di Gork'ij
Al suo ritorno dalle Solovki, Gor’kij compose un diario di viaggio, sulla sua esperienza alle Solovki. Non sappiamo con esattezza in che misura le affermazioni presenti in questo testo siano dovute a ingenuità, a calcolo cinico, o all’intervento della censura (Gor’kij disse una volta che neppure una frase era uscita indenne dall’intervento dei revisori). Resta che il saggio composto nel 1929 ebbe un peso determinante nell’indirizzare l’opinione pubblica europea, spesso incline a negare o minimizzare la gravità del fenomeno dei lager in URSS
Annotazione di Gork'ij
Il comportamento tenuto da Gork’ij durante la sua visita alle Solovki solleva numerosi interrogativi sull’atteggiamento servile assunto da numerosi intellettuali nei confronti dei regimi totalitari. La nota seguente fu lasciata dallo scrittore il 22 giugno 1929, sul Libro dei visitatori delle isole Solovki, appositamente preparato per la sua visita al campo.
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Isole Solovki, 20 giugno 1929. Maksim Gor’kij (l’uomo più anziano, al centro), al Monte Sekira, nei pressi della scala santa di 365 gradini che conduce alla base dell’altura.

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