Annotazione di Gork'ij

Il comportamento tenuto da Gork’ij durante la sua visita alle Solovki solleva numerosi interrogativi sull’atteggiamento servile assunto da numerosi intellettuali nei confronti dei regimi totalitari. La nota seguente fu lasciata dallo scrittore il 22 giugno 1929, sul Libro dei visitatori delle isole Solovki, appositamente preparato per la sua visita al campo.

Non sono in grado di esprimere in poche parole le mie impressioni. Non vorrei, e sarebbe vergognoso [!] ricadere in stereotipati elogi della stupefacente energia di uomini, i quali, essendo attenti e indefessi guardiani della rivoluzione sanno essere, insieme, creatori straordinariamente arditi della cultura.

(A. Solzenicyn, Arcipelago Gulag 1918-1956. Saggio di inchiesta narrativa. III-IV, Milano, Mondadori, 1995, p. 66. Traduzione di M. Olsùfieva. Il punto esclamativo tra parentesi quadre è un commento di Solzenicyn)

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