Approfondimenti

Lo sbarco sulla Judenrampe
Shlomo Venezia viveva a Salonicco, ma era cittadino italiano. Pertanto, fu catturato solo dopo la disfatta dell’Italia, precisamente il 15 marzo 1944. Deportato ad Auschwitz, sbarcò sulla cosiddetta Judenrampe l’11 aprile. Il convoglio partì da Atene comprendeva 2500 persone. Di queste, furono introdotti in lager 320 uomini e 328 donne; tutti gli altri (tra cui la madre di Shlomo) furono inviati subito alle camere a gas.
Gli ebrei greci ad Auschwitz
Secondo Primo Levi, per sopravvivere in lager era importantissimo non essere isolati, cioè poter contare su una rete di solidarietà politiche (è il caso dei comunisti) o nazionali. Gli ebrei greci (e, soprattutto, quelli deportati da Salonicco) riuscirono a restare, ad Auschwitz, una comunità abbastanza compatta. Ciò permise loro di costruire un fronte unito, nell’affrontare la durezza della vita del campo. Soprattutto, si servirono della loro esperienza mercantile per procurarsi i generi di prima necessità alla cosiddetta Borsa, una specie di mercato clandestino che si teneva all’interno del campo.
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Auschwitz-II-Birkenau, 1944. L’arrivo degli ebrei ungheresi. Dall’album Il trapianto degli ebrei di Ungheria, realizzato dai nazisti ad Auschwitz nell’estate 1944.

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