Lavorare sulle relazioni per rigenerare la società

11.02.2013

Uscirà il prossimo 15 febbraio il quinto numero della newsletter di Percorsi di cittadinanza e sarà un numero interamente dedicato al tema delle Pari opportunità in luoghi aperti. Strade, piazze, scuole e quartieri che attraverso gli interventi messi in atto diventano spazio di sperimentazione sociale, teatro di nuove socialità e relazioni, occasioni stabili di incontro tra mondi diversi. Ne parlerannoMondo Aperto di Piacenza, Centro Donna Giustizia di Ferrara, DPS – Dispositivi psicosociali e Naufragi di Bologna. Associazioni diverse per ambiti di intervento e tipologie di destinatari ma con un elemento in comune: il desiderio di ripensare e reinventare gli spazi urbani e sociali, di attivare una socialità allargata e una reale integrazione con la comunità a partire dalle persone e dalla cura delle relazioni.

 

È il caso di Mondo Aperto che attraverso i propri interventi educativi promuove il dialogo e l’ascolto di bambini di diversa culture e abilità e di minori che vivono condizioni di deprivazione sociale e culturale. Attraverso i laboratori interculturali, operatori e ragazzi ridisegnano gli spazi. Così un’aula scolastica si trasforma in luogo di festa, arte e cultura, ma sopratutto in un luogo di socializzazione, di incontro, di acquisizione di nuove consapevolezze. E diventa bello andare a scuola anche al sabato mattina. Luogo aperto per eccellenza è la strada, ma per molte donne straniere vittime della tratta, la strada è anche luogo di emarginazione e violenza. Ed è proprio attorno ad essa e a chi, suo malgrado, vi opera che ruota il progetto promosso dal Centro Donna Giustizia di Ferrara: laboratori informativi e di alfabetizzazione, laboratori di bicicletta, attività ludico-ricreative per un viaggio che vuole portare.. oltre la strada.

 

Strade, piazze e quartieri possono diventare anche un luogo di sperimentazione sociale vera e propria. E’ quanto ci racconta Dps – Dispositivi psicosociali con il progetto “Cittadini di Pescarola: periferia che si fa borgo”. Un progetto nato a Bologna per migliorare le relazioni di vicinato e rafforzare il senso di comunità dei residenti nel complesso di case popolari tra via Agucchi e via Zanardi a Bologna. Infine l’esperienza dell’Associazione Naufragi per trasformare luoghi di esclusione sociale, come i dormitori o le strutture di accoglienza, in luoghi di socialità e inclusione. Dal 2008 l’Associazione propone Porte Aperte come momento per ri-mettere al centro i margini attraverso occasioni di incontro, dibattiti, giochi, mostre e spettacoli dove gli “esclusi” incontrano gli “inclusi”. Queste esperienze saranno al centro del prossimo numero della newsletter Percorsi di cittadinanza, il progetto di giornalismo civico-partecipativo che l’Assemblea legislativa rivolge al Terzo settore regionale.

 

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