Terremoto, un anno dopo

Via libera unanime: ecco la legge regionale sulla ricostruzione

In sintesi

L’obiettivo è quello di dare ai Comuni strumenti per una ricostruzione sicura e veloce. Tutela del patrimonio vincolato, rianimare i centri storici, edilizia di qualità, monitoraggio costante, recupero dei volumi non ancora utilizzati

18.05.2013

imgL’11 settembre,in commissione Territorio, ambiente, mobilità si discutono le tre proposte elaborate dal “Tavolo permanente per la semplificazione 2012” per quanto riguarda le misure nel settore edilizio, per garantire una “ricostruzione semplice”, e il 2 ottobre viene presentata dalla Giunta alla commissione Bilancio affari generali e istituzionali la prima bozza della legge regionale sulla ricostruzione che, in meno di due mesi, diventerà legge, approvata ufficialmente il 18 dicembre dall’Assemblea legislativa. Tra i punti chiave della norma, “l’individuazione delle Umi, le Unità minime di intervento, per accelerare la ricostruzione negli aggregati edilizi dove sono indispensabili progettazioni e interventi unitari”; “l’esigenza di tutela del patrimonio vincolato ai sensi della legge 42 del 2004 sui beni culturali, per cui ogni intervento è disciplinato e sottoposto al parere della sovraintendenza, e la decadenza del vincolo invece per il patrimonio vincolato dalla pianificazione comunale per cui è impossibile la fedele ricostruzione”; “l’istituzione di un apposito fondo di rotazione al quale ricorrere per consentire ai Comuni di esercitare il potere sostitutivo nei confronti delle proprietà inadempienti”; “il contrasto alla dispersione urbanistica nel territorio rurale”; “la possibilità di recupero dei volumi non ancora utilizzati entro 10 anni”; “l’incentivo a riportare l’attività e le funzioni nei centri storici”; “la priorità per gli interventi dell’aree produttive, su sola delibera del Consiglio comunale competente”, e, infine, “una vera e costante attività di monitoraggio”.

In Assemblea legislativa continua l’opera di indirizzo e controllo: il 4 dicembre viene approvata all’unanimità una risoluzione sulla fiscalità nelle zone colpite, dove si chiede “la sospensione e la rateizzazione dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi assicurativi per i lavoratori dipendenti in presenza di danni causati dal terremoto” e  il “finanziamento agevolato e la rateizzazione delle imposte dal 30 giugno 2013”. Il 5 dicembre è il turno del dibattito in Aula dopo la relazione della Giunta sulla situazione dei territori colpiti a sei mesi dalle scosse, mentre il 13 dicembre la commissione Territorio, ambiente, mobilità rilancia l’allarme della Protezione civile regionale, a cui sono stati destinati per il 2013 solo 2 milioni di euro per gli investimenti.

Prima della fine dell’anno, l’11 dicembre, arriva una notizia a lungo attesa: la Commissione europea firma la convenzione che consente l’erogazione di 670 milioni di euro come fondo per la ricostruzione; è la cifra più alta mai stanziata dall’Europa in casi analoghi.