Terremoto, un anno dopo

Arriva l’estate: aiuti alle giovani coppie e la richiesta di misure fiscali

In sintesi

Viene emendato il programma regionale “Una casa alle giovani coppie”: contributo di 10 mila euro a chi risiede, lavora o compra nelle aree colpite. Il 14 agosto seduta straordinaria dell’Assemblea legislativa: l’Aula chiede agevolazioni ed esenzioni

18.05.2013

imgIl 5 luglio, in Aula, il presidente Errani, rispondendo ad una richiesta del consigliere Giovanni Favia, annuncia la volontà di costituzione di una “Commissione internazionale sulla previsione dei terremoti per la Protezione civile”, in modo da “ottenere un pronunciamento scientificamente autorevole finalizzato a promuovere quei chiarimenti che oggettivamente interessano tutte le amministrazioni del territorio e le popolazioni colpite dalle recenti calamità”.

Le relazioni della Giunta in Aula o in commissione proseguono (il 12 luglio è la giornata del Rapporto completo sul sisma, il 24 luglio l’assessore alla Sanità, Carlo Lusenti, riferisce alla commissione Politiche per la salute sullo stato del ripristino dei servizi medici nei territori colpiti, il 4 settembre gli assessorati competenti annunciano i primi progetti per la ricostruzione).

Nel frattempo, va avanti l’attività legislativa dell’Assemblea: il 26 luglio viene approvato il programma “Una casa alle giovani coppie”, che stabilisce un contributo speciale extra, pari a 10.000 euro, per chi risiede, lavora o intenda acquistare casa nelle zone colpite dal terremoto.

Il 14 agosto si svolge una seduta straordinaria e l’Aula vota all’unanimità tre risoluzioni (1-2-3) che chiedono rispettivamente di “prevedere le detrazioni fiscali del 55% per gli interventi di messa in sicurezza degli edifici dal rischio sismico, con l’Iva agevolata al 4%”; di “proseguire nell’opera di semplificazione e agevolazione delle procedure di reinsediamento sul territorio regionale delle attività danneggiate e ad accelerare e semplificare tutte le pratiche per la riapertura delle attività collocate in stabilimenti agibili”; infine, di “ridestinare i 150 milioni di euro, già stanziati in applicazione della cosiddetta ‘legge mancia’, a favore della ricostruzione delle zone terremotate”.