Anche gli avvocati al Tavolo del Garante dei minori

21.04.2015

Anche gli avvocati al Tavolo del Garante dei minori

Cresce il numero di soggetti che Luigi Fadiga, Garante regionale dell’infanzia e dell’adolescenza, è riuscito a riunire intorno al Tavolo di lavoro tra le Autorità giudiziarie minorili e i responsabili dei servizi socio-sanitari regionali: ha infatti accolto il suo invito a partecipare all’ultimo incontro anche il Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Bologna e alcune delle associazioni forensi indicate dall’Ordine stesso. E' il caso dell'Acmer, Avvocati camera minorile Emilia-Romagna, e dell'Aiaf, l'Associazione italiana degli avvocati per la famiglia.

Il Tavolo è stato istituito dal Garante nel 2012 allo scopo di facilitare l'interazione fra giustizia minorile e servizi, favorendo lo scambio di informazioni e buone prassi, individuando le criticità, e ricercando soluzioni condivise. Tutto ciò nel pieno rispetto delle competenze, come offerta di un luogo che renda possibile il dialogo e il confronto diretto. “La presenza e la partecipazione dell'avvocatura, che da tempo auspicavo, riveste ora una particolare importanza- spiega Fadiga-, in considerazione dei mutamenti normativi in corso nella materia del diritto minorile e di famiglia, sia sul piano processuale che ordinamentale”.

All'incontro, svoltosi nella sede dell'Assemblea legislativa regionale a Bologna, hanno preso parte anche il presidente del Tribunale per i minorenni, Giuseppe Spadaro, il sostituto Procuratore Silvia Marzocchi in rappresentanza del Procuratore della Repubblica per i minorenni, Ugo Pastore, i referenti del servizio Politiche familiari, infanzia e adolescenza della Regione e del servizio Salute mentale.

Sono stati presi in esame i principali problemi collegati alle recenti e alle future modifiche normative in materia di diritto minorile. Si è condivisa l'importanza della formazione degli operatori socio sanitari, soprattutto per quanto riguarda la prevenzione dei fenomeni di maltrattamento e bullismo, e degli avvocati e magistrati che si occupano dei minori. “Numerose– sottolinea Fadiga– sono le situazioni in cui l’interesse del minore può entrare in conflitto con quello dei suoi genitori o degli adulti che lo rappresentano. Per questo sarà utile mettere a punto un percorso specifico volto a sviluppare la cultura della curatela, così come previsto dall'articolo 5 della legge regionale istitutiva del Garante per l'infanzia e dell'adolescenza, in analogia con il lavoro già svolto sul ruolo del tutore”. Si è discusso anche dell'utilità di definire accordi e protocolli d'intesa tra magistratura, avvocatura e servizi, e di lavorare alla ricerca di un linguaggio per quanto possibile comune.

Stefania Tonini, avvocato e rappresentante del Consiglio dell’Ordine del capoluogo regionale, ha evidenziato come “capiti spesso che la relazione dei servizi sociali vada sollecitata oppure manchi, talvolta gli avvocati non riescono a leggere le relazioni e non hanno la possibilità di contestarle. Ancora- rimarca Tonini- la consulenza tecnica d’ufficio, se non letta in una dinamica processuale complessa, può avere conseguenze distorte e rischiose: un confronto tra avvocati e servizi sociali è quanto mai auspicabile”.

Tutti i partecipanti hanno espresso soddisfazione per l'iniziativa del Garante e hanno convenuto sulla opportunità di fissare una riunione monotematica sul tema del bullismo, coinvolgendo la Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni, il Tribunale per i minorenni stesso, i servizi sociali e la scuola e di estendere l’invito a essere presenti alle prossime riunioni del Tavolo anche ai presidenti dei Tribunali ordinari o a loro delegati per la materia familiare.

 

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