L’autoimpresa come strumento di responsabilizzazione e protagonismo sociale

14.12.2012

L’autoimpresa come strumento di responsabilizzazione e protagonismo sociale

Il progetto “Oltre il carcere: l’autoimpresa come risorsa per tutti”, nato dalla collaborazione dell’Associazione Culturale Papillon-Rebibbia Onlus di Bologna con la Garante regionale dei detenuti, fa leva su un dato statistico: i detenuti che scontano l’intera pena in carcere hanno una recidiva del 68,4%; chi ha potuto usufruire di una misura alternativa al carcere del 19%; chi, tramite le misure alternative, ha trovato un lavoro stabile dell’1%.

Sono dati molto importanti che dimostrano che, nella maggior parte dei casi, il lavoro è parte fondamentale del percorso di re-inserimento delle persone che, con la reclusione, pagano o hanno già pagato lo strappo con la società.

A questi se ne aggiunge un altro: ogni detenuto costa in media al contribuente 70mila euro l’anno, da moltiplicare per i 67.000 attualmente reclusi nelle carceri italiane.

Maggiori opportunità di lavoro per i detenuti e gli ex detenuti significa quindi un maggiore risparmio e un guadagno per la collettività: meno reati sul territorio significa anche una maggiore rassicurazione per tutti i cittadini che reclamano giustamente più sicurezza.

Oltre il carcere prende spunto dalla positiva conclusione di un’altra iniziativa promossa dall’Associazione Papillon-Rebibbia in collaborazione col Comune di Casalecchio: “Papillon: una alternativa sociale al carcere ed una risorsa per i cittadini”.

Nell’ambito del progetto, durato dal 2005 al 2007, si è partiti con la costituzione di una cooperativa di tipo b, la Cooperativa sociale Croce Servizi, composta interamente da detenuti in misura alternative ed ex detenuti che, attraverso lo strumento della borsa-lavoro, sono stati inseriti  in attività ausiliarie ai servizi comunali, in particolare ai servizi alle persone.

La Cooperativa Croce Servizi si occupa, su incarico del Comune di Casalecchio, del trasporto delle persone anziane assistite dall’Ente da casa ai luoghi di cura o di socializzazione; delle persone disabili ai luoghi di lavoro o di studio; della consegna pasti alle persone che per patologie varie sono impossibilitate a muoversi da casa, e di altri servizi della stessa natura richiesti da privati.

Il valore aggiunto del progetto sta nell’aver messo a punto un efficace mix di strumenti di lotta contro l’esclusione sociale di due categorie di soggetti aventi necessità apparentemente inconciliabili: detenuti ed ex detenuti da una parte, disabili e anziani dall’altra.

Un detenuto, occupandosi di soggetti sofferenti come anziani e disabili, mette immediatamente in moto un percorso di responsabilizzazione, correggendo quei comportamenti di egoistico personalismo che lo hanno portato a commettere reati per risolvere i propri problemi di sopravvivenza. Inoltre, e non ultimo, lo strumento cooperativo si dimostra vincente nel portare il detenuto a confrontarsi collettivamente e non più individualmente alla risoluzione dei problemi.

Dal giorno della nascita della Cooperativa non si è avuto un solo caso di recidiva e tutti quelli che operano o hanno fatto parte della stessa oggi sono re-inseriti socialmente e lavorativamente in modo stabile.

L’auto-impresa diventa quindi uno strumento di responsabilizzazione e di protagonismo sociale. L’idea oggi è di verificare la possibilità di replicare il metodo e i ragionamenti che hanno condotto e guidato la sperimentazione a Casalecchio in tutti i comuni dell’Emilia-Romagna sedi di Istituti carcerari.

Come prima fase del progetto, si è provveduto a prendere contatto con i referenti dei Comuni e con gli amministratori addetti ai Servizi sociali per un primo scambio di informazioni sul progetto e sulle esperienze in essere nei territori. Con il nuovo anno si valuterà la possibilità di collaborare concretamente alla realizzazione di cooperative di detenuti ed ex, particolarmente con quei Comuni che, per le proprie caratteristiche, si sono dimostrati più inclini e favorevoli ad esternalizzare parte dei loro servizi dedicati ai cittadini che vivono una condizione di bisogno.

 

Valerio Guizzardi

Presidente Cooperativa Sociale Croce Servizi

Responsabile ER Associazione Culturale Papillon-Rebibbia Onlus

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