Il senso di comunità come antidoto alla paura

14.12.2012

Il senso di comunità come antidoto alla paura
Le paure generano incertezza, personalismi, indifferenza, violenza, precariato.
Come antidoto alle paure, serve ricercare un senso comunitario dell’esistenza di ognuno che includa una prospettiva di arricchimento per tutti: i rapporti umani al centro delle nostre comunità, sono il fondamento dell’etica pubblica.

In questo presente così difficile per tanti, per troppi, siamo sicuri che possiamo, dobbiamo stare insieme, creando, praticando solidarietà, condividendo.

Da questi presupposti nasce la partecipazione dell'Associazione Precariartal progetto Windsor Park.

L'idea si inserisce nel più ampio programma di gestione degli spazi nel contesto del complesso residenziale Windsor Park Centre (WPC) e si rivolge alla più che eterogenea comunità dei residenti. L'obiettivo è di metterli nelle condizioni di ridurre le ingiustizie, di sentirsi sicuri e di progettare insieme le soluzioni necessarie per risolvere questioni comuni, con scelte politiche territoriali solidali ed efficaci.

Anche attraverso il teatro.

L’associazione opera all’interno del condominio Windsor Park Center, un contesto disagiato con fenomeni di emarginazione e illegalità all'interno del quale vivono circa 800 persone. Tra le torri del WPC, in un’area precisa del complesso, ci sono appartamenti dove si esercitano la prostituzione e lo spaccio di sostanze stupefacenti. Queste attività si concentrano essenzialmente in due scale, ciascuna delle quali serve un centinaio di miniappartamenti, abitati in gran parte da famiglie di migranti che vivono normalmente in quel contesto così anomalo.

Da alcuni anni a questa parte sono stati intensificati gli interventi repressivi da parte delle Forze dell'Ordine e della Polizia Municipale; dal 2009 sono inoltre attivi un portierato sociale e un internet point/net garage ad opera del Comune di Modena. Da marzo 2012 è attiva la Sala Polivalente Windsor Park, la cui gestione è stata affidata ad associazioni che operano sul territorio modenese, tra le quali Precariart.

L'obiettivo primario è quello di affrontare e ridurre il fenomeno della prostituzione e dello spaccio di stupefacenti attraverso l’occupazione positiva degli spazi e la creazione di attività di socialità. Si tratta di attività di controllo e indagine per eliminare lo sfruttamento della prostituzione e ridurre l’impatto sul territorio; di percorsi di aiuto, reinserimento sociale e lavorativo delle donne che intendono abbandonare il mondo della prostituzione; di nuove forme di vivibilità e socialità volte a migliorare il contesto urbano in cui si opera.

La cultura, l’arte e il teatro costituiscono il collante delle diverse attività, che hanno lo scopo non solo di divulgare nuove forme di creatività, ma anche di dar vita ad occasioni di socialità, incontro e scambio tra diverse realtà.

Il contesto sociale della città di Modena, in continua evoluzione, si caratterizza anche nell'aumento di fasce deboli nella popolazione e anche per questo è necessario creare occasioni di socializzazione, comunicazione e svago altamente inclusive, prevenendo così processi di disgregazione e di esclusione sociale.

Si tratta perciò di programmare e realizzare iniziative e spazi che favoriscano l’accoglienza, l’inclusione, la partecipazione sociale e culturale dei cittadini (anziani, adulti, giovani, bambini), il dialogo interculturale e l’avvio di esperienze di comunità; ovvero, dove già esistano, di sostenere e rafforzare gli interventi che la società civile sta attuando.

 

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