Verso Auschwitz

Le selezioni
Terezín, 2006. Il raccordo ferroviario usato per la deportazione.A partire dall’autunno 1942, la destinazione pressoché unica dei convogli che partivano da Terezín fu il campo di Auschwitz. Il primo trasposto partì il 26 ottobre, con 1866 deportati; l’ultimo, lasciò la Grande fortezza il 28 ottobre 1944, con 2038 ebrei. In totale, furono condotte da Theresienstadt ad Auschwitz 44 646 persone. I superstiti furono 2647.

In un primo tempo, gli ebrei provenienti da Terezín furono trattati come tutti gli altri: all’arrivo, le SS procedevano ad una selezione, distinguendo gli abili al lavoro dai non idonei. Questi ultimi (vecchi, malati, bambini…) venivano inviati subito alle camere a gas; i potenziali lavoratori, invece, erano internati in uno dei tre lager che erano stati creati nei pressi della città di Auschwitz. Il 28 ottobre 1942, ad esempio, quando arrivò il primo convoglio furono scelti per il lavoro 215 uomini (immatricolati con i numeri dal 71 060 al 71 274) e 32 donne (che ricevettero i numeri da 23275 a 23 306). Le altre 1619 persone, invece, furono condotte subito alle camere a gas e uccisi nel giro di pochissimo tempo dal loro arrivo. Analogamente, il 2 febbraio 1943, i 1001 deportati partiti il giorno precedente da Terezín, vennero selezionati nel modo seguente: 155 uomini (numeri da 99637 a 99791) e 63 donne (numeri da 34033 a 34095) sono internati, mentre 783 sono gassati immediatamente.

Il Familienlager

Il giorno 9 settembre 1943, le autorità decisero di introdurre un’importante novità, che permise di proseguire anche ad Auschwitz la funzione propagandistica che era stata assegnata al ghetto di Theresienstadt. I 5006 ebrei arrivati da Terezín, infatti, non vennero sottoposti a selezione, bensì sistemati in un settore speciale del lager di Auschwitz II-Birkenau, appositamente riservato a loro. Tale settore ricevette il nome ufficiale di campo BIIb o Familienlager Theresienstadt; le condizioni di vita dei detenuti rinchiuse in questo campo sono diverse da quelle degli altri: i capelli non vengono rasati, alcuni effetti personali possono essere conservati, uomini, donne e bambini vivono insieme, quando appartengono alla medesima famiglia. La mortalità, comunque, era ugualmente altissima: dei deportati arrivati nel settembre 1943, entro il marzo 1944, almeno 1100 morirono di stenti; l’8 marzo 1944, i rimanenti 3791 furono condotti in camera a gas. Qualche giorno prima di questa eliminazione collettiva, i nazisti si servirono di loro per condurre la cosiddetta azione delle lettere (Briefaktion), obbligandoli a scrivere delle cartoline postali ad amici e parenti, per rassicurarli.

A seguito dei nuovi trasporti del maggio 1944 il campo delle famiglie giunse a contare circa 11 000 detenuti. A luglio, 3080 giovani abili al lavoro vennero trasferiti in altri campi; le restanti 7000 persone, invece, furono uccise il tra il 10 e l’11 luglio 1944, con una grande azione che chiuse definitivamente il campo BIIb.

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