La morte di Heydrich

Le forze di polizia nel Terzo Reich
Praga, 29 maggio 1942. La Mercedes di Reinhard Heydrich, dopo l’attentato della resistenza ceca.Nel giugno 1936, Heinrich Himmler divenne il comandante di tutta la polizia tedesca, che venne riorganizzata in due grandi complessi: lo Hauptamt Ordnungpolizei e lo Hauptamt Sicherheitspolizei.

Il primo organismo (la Ordnungpolizei o Polizia d’ordine) venne affidato a Kurt Daluege e articolato ulteriormente in Schutzpolizei (attiva nelle grandi città), Gemeindepolizei (attiva nei piccoli centri) e Gendarmerie (che operava nelle campagne).

A guida della seconda struttura (Sicherheitspolizei o Polizia di sicurezza) venne posto Reinhard Heydrich; essa comprendeva la polizia criminale (Kripo) e la Gestapo. Il 1° ottobre 1939, anche il cosiddetto SD (il servizio informazioni delle SS) passò sotto il comando di Heydrich, sicché Gestapo, Kripo e SD – ormai unificati – diedero vita al cosiddetto Ufficio Centrale per la Sicurezza del Reich (Reichssicherheitshauptamt, o RSHA), con sede in Prinz-Albrecht-Strasse, a Berlino.

Nel settembre 1941, Heydrich, venne nominato da Hitler governatore della Boemia. In questa regione, la resistenza faceva fatica a decollare in quanto i nazisti, pur di poter sfruttare appieno le risorse industriali del paese, avevano fino ad allora evitato di commettere violenze paragonabili a quelle che avevano compiuto, ad esempio, in Polonia e in Unione Sovietica. Nacque in questo contesto la decisione del governo cecoslovacco, in esilio a Londra, di compiere un’azione clamorosa, che dimostrasse al mondo una precisa scelta di campo e dissipasse ogni accusa di collaborazionismo dei cechi con la Germania.

Lidice

In concreto, venne deciso di uccidere Heydrich (che, all’epoca, poteva essere considerato il terzo uomo più potente del Reich dopo Hitler  e Himmler). A tal fine vennero paracadutati da un aereo inglese due soldati cechi dell’esercito cecoslovacco libero costituitosi in Inghilterra. La mattina del 29 maggio 1942, essi attaccarono la Mercedes di Heydrich e riuscirono a ferirlo gravemente con una bomba a mano.  Compiuto l’attentato, i due soldati fuggirono a Praga,  trovarono asilo presso i religiosi della chiesa di San Carlo Borromeo, ma infine si suicidarono.

Heydrich morì il 4 giugno all’ospedale di Praga. Per vendicarlo, nei giorni immediatamente successivi al suo decesso i tedeschi uccisero 1331 cèchi, fra cui 201 donne. Ma soprattutto, a titolo dimostrativo, la violenza nazista si scaricò sul piccolo villaggio di Lidice, presso la città mineraria di Kladno, non lontano da Praga. La mattina del 9 giugno 1942, la polizia tedesca di sicurezza al comando del capitano Max Rostock (fu impiccato a Praga nell’agosto del 1951) circondò il paese e rinchiuse nei granai, nelle stalle e nella cantina di un fattore di nome Horak (il sindaco del luogo) tutta la popolazione maschile del villaggio. Il giorno seguente, 199 fra uomini e ragazzi oltre i sedici anni furono fucilati sul posto, mentre le donne (184 in tutto) furono trasportate nel campo di concentramento di Ravensbrück, dove ne morirono 52. Quanto ai bambini (circa 90), la maggioranza venne assegnata a famiglie tedesche: dopo di che, l’intero paese venne distrutto dalle fondamenta.

Le esequie di Heydrich a Berlino furono solenni e imponenti. Kurt Daluege prese il suo posto a Praga, mentre l’RSHA fu assegnato a Ernst Kaltenbrunner.

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