Suggerimenti tecnici per il miglioramento dei Gaswagen

Un altro rapporto fu inviato 5 giugno 1942 a Rauff, sul funzionamento dei gaswagen utilizzati in quel momento a Chelmno/Kulmhof e sui miglioramenti che potevano essere apportati ai veicoli, per renderli ancora più efficienti e funzionali. Si noti inoltre, in questo documento di servizio, lo sforzo di mascherare con termini neutri e asettici (veicoli speciali, carico, pezzi, trattati, merce caricata, pratica, esperienza, ecc.) la realtà dell’omicidio di massa.

Berlino, 5 giugno 1942

Modifiche da apportare ai veicoli speciali attualmente in servizio a Kulmhof, Chelmno, e a quelli in costruzione

Dal mese di dicembre 1941 novantasettemila sono stati trattati (verarbeitet) dai tre veicoli in servizio senza incidenti degni di nota. Tuttavia, tenuto conto delle osservazioni fatte fin qui, si rendono necessarie le seguenti modifiche tecniche:

1.Il carico normale dei camion è generalmente di nove o dieci per metro quadrato. Nei mezzi Saurer, che sono molto voluminosi, non è possibile l’utilizzazione totale dello spazio. Non a causa di un eventuale sovraccarico, ma perché il carico alla capacità massima avrebbe delle ripercussioni sulla tenuta di strada del veicolo. Sembra quindi necessaria una diminuzione dello spazio di carico. Si dovrebbe assolutamente ridurre questo spazio di un metro, invece di cercare di risolvere il problema, come si è fatto finora, diminuendo il numero dei pezzi da caricare. Quest’ultimo procedimento ha lo svantaggio di richiedere un tempo di funzionamento più lungo, poiché lo spazio vuoto deve ugualmente essere riempito di ossido di carbonio. Per contro, se si diminuisce lo spazio di carico, pur caricando al massimo il veicolo, il tempo di funzionamento può essere notevolmente ridotto. I costruttori del mezzo ci hanno detto, nel corso di una conversazione, che la riduzione della parte posteriore del camion provocherebbe un pericoloso squilibrio. L’avantreno, essi affermano, sarebbe infatti sovraccarico. Ma in realtà l’equilibrio si ristabilisce naturalmente per il fatto che la merce caricata, durante il funzionamento, mostra una tendenza naturale a pigiarsi verso gli sportelli posteriori e alla fine dell’operazione si trova caricata soprattutto in quel punto. Così non si produce nessun sovraccarico dell’avantreno.

2.Occorre proteggere l’impianto di illuminazione interna più di quanto sia stato fatto finora. Delle griglie di ferro devono circondare le lampadine per evitare che vengano danneggiate. La pratica ha dimostrato che si potrebbe fare a meno delle lampadine, in quanto queste non sono apparentemente mai utilizzate. Tuttavia si è potuto notare che al momento della chiusura degli sportelli il carico preme sempre fortemente verso questi appena sopraggiunge l’oscurità Ciò risulta dal fatto che il carico si precipita naturalmente verso la luce quando viene il buio, il che rende difficile la chiusura degli sportelli. Inoltre si è potuto notare che a causa del carattere inquietante dell’oscurità le grida scoppiano sempre al momento della chiusura degli sportelli. Sarebbe dunque opportuno accendere le luci prima e durante i primi minuti del funzionamento.

3.Per una pulizia agevole del veicolo si deve praticare al centro del pianale un foro di svuotamento a tenuta stagna. Il coperchio del foro, di un diametro da 200 a 300 mm, sarà munito di un sifone inclinato, in modo che i rifiuti liquidi possano già disperdersi durante il funzionamento. Al momento della pulizia il foro di svuotamento servirà  allo scarico dei rifiuti solidi.

Le modifiche tecniche menzionate qui sopra devono essere apportate ai veicoli in servizio unicamente al momento in cui questi avranno bisogno di essere riparati. Quanto ai dieci veicoli nuovi ordinati alla Saurer, dovranno nella misura del possibile essere allestiti con tutte le innovazioni e le modifiche dettate dalla pratica e dall’esperienza.

(C. Lanzmann, Shoah, Milano, Bompiani, 2000, pp. 121-124. Traduzione di G. Cillario)

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