L'ordine di Himmler

Il 19 luglio 1942, Himmler ordinò che il Governatorato generale di Polonia venisse sgomberato da tutti gli ebrei (almeno 2 284 000 persone) entro il 31 dicembre del medesimo anno, senza più tenere in alcun conto del lavoro che essi svolgevano. L’ordine di Himmler significò una rapida intensificazione delle deportazioni: di lì a poco (22 luglio), ad esempio, sarebbe entrato in funzione il centro di sterminio di Treblinka.

Ordino che l’evacuazione di tutta la popolazione ebraica del Governatorato Generale sia realizzata e terminata entro il 31 dicembre 1942. A questa data, non dovrà più trovarsi alcun individuo di origine ebraica all’interno del Governatorato Generale, con la sola eccezione dei centri di raggruppamento di Varsavia, Cracovia, Czestochova, Radom e Lublino. Tutte le attività lavorative nelle quali sono impegnati degli ebrei dovranno allora essere concluse, ovvero trasferite anch’esse in un centro di raggruppamento.

Queste misure sono necessarie ai fini della separazione etnica delle razze e dei popoli, nel quadro della riorganizzazione dell’Europa e in funzione di garantire la sicurezza e l’integrità del Reich e della sua zona d’influenza. Qualsiasi trasgressione a questa regola significa un pericolo per la pace e l’ordine in tutta la zona d’influenza tedesca, e costituisce una fonte di resistenza e un focolaio d’infezione morale e psichica.

Per tutte queste ragioni, è necessario procedere ad una pulizia totale. Qualsiasi superamento previsto, rispetto alla data fissata, dovrà essermi comunicata in tempi tali da permettermi di prendere le misure che si impongono. I diversi servizi amministrativi dovranno inviare a me personalmente qualsiasi richiesta di esenzione o di modifica.

(R.Rürup, Topographie de la terreur. Gestapo, SS et Office central de la sécurite du Reich sur le <<terrain Prinz-Albrecht>>.Documentation,Berlin, Verlag Willmuth Arenhövel, 2002, pp. 133-134. Traduit de l’allemand par M. Saché)

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