Il Forte IX

Nel Forte IX, situato alla periferia nord di Kaunas, vennero dapprima internati e poi fucilati numerosi ebrei: 463 il 4 luglio, 2514 il 6 luglio. Si legga, a titolo esemplificativo, la seguente testimonianza, rilasciata nel 1958, dal graduato di sanità tedesco Hippler, che purtroppo non riferisce con esattezza la data degli eventi che descrive.

A circa 150 metri dal mio alloggiamento si trovava un forte. Con l’ausilio della carta credo di poter dire che si trattava del VII forte. Finora però ritenevo che a Kovno ci fosse un solo forte. Dal mio alloggiamento sia io che i miei camerati udimmo di notte degli spari. Il giorno dopo e nei giorni successivi cercammo di chiarire la cosa: ci arrampicammo sui bastioni del forte e vedemmo sotto a noi gruppi di persone sorvegliate da armati delle SS e del servizio di sicurezza. I sorveglianti erano esclusivamente tedeschi, non lituani. [...] In quelle occasioni non assistemmo ad alcuna fucilazione diurna. Come sentimmo dire, le fucilazioni avvenivano di notte. Di giorno le persone – si trattava di uomini, donne e bambini – venivano portate da Kovno nel forte. A quanto mi ricordo, si trattava di soli ebrei, perlomeno allora si trattava solo di tali persone. I cadaveri dei fucilati venivano gettati in un grande cratere prodotto da un’esplosione, del diametro di 15 metri e profondo, secondo una mia valutazione, 3-4 metri. Ogni strato di cadaveri veniva ricoperto di calce viva.

(E. Klee - W. Dressen - V. Riess, <<Bei tempi >>. Lo sterminio degli ebrei raccontato da chi l'ha eseguito e da chi stava a a guardare , Firenze, La Giuntina, 1990, p. 31. Traduzione di P. Buscaglione Candela)

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