Guerra: La scoperta di una nuova comunità

L'euforia collettiva del 1914
foto55bis.jpg
In tutti gli Stati d'Europa, lo scoppio delle ostilità venne accolto, nell'estate del 1914, con euforia, con un eccezionale trasporto emotivo che tutti i protagonisti menzionano nei loro ricordi. L'entusiasmo dell'agosto del 1914 coinvolse un numero elevatissimo di tedeschi, i quali - come i gruppi di ragazzi dediti alle escursioni di gruppo - erano alla ricerca di nuove forme di aggregazione, capace di sconfiggere l'isolamento urbano.
Per la prima volta, aderendo alla guerra, molte persone si percepirono come parte di una comunità, di un tutto più vasto: completamente identificatisi con la Nazione e disponibili a farsi completamente assorbire da essa, quegli individui riuscirono per un momento a vincere l'angoscia dell'isolamento. Per gli stessi motivi, alla fine degli anni Venti, in un contesto economico e sociale ancora più complesso e problematico, milioni di tedeschi avrebbero aderito al Partito nazista.

Nell’agosto 1914, al momento della dichiarazione di guerra, Adolf Hitler si trovava a Monaco di Baviera. Hitler però non era cittadino tedesco, bensì austriaco, essendo nato a Braunau am Inn il 20 aprile 1889. A diciott’anni, nel 1907, Hitler si trasferì a Vienna per sostenere l’esame di ammissione all’Accademia di Belle Arti; respinto per due volte, rimase nella capitale dell’Impero asburgico fino al maggio 1913.

Adolf Hitler

Negli anni viennesi, decisivi per la sua formazione, Hitler frequentò con regolarità il teatro, per assistere alla rappresentazione delle opere di Richard Wagner, che celebravano la spiritualità del popolo tedesco e la grandezza degli eroi germanici. Inoltre, sappiamo che Hitler apprezzava molto la rivista Ostara, pubblicata da Adolf Lanz (che si faceva chiamare, però, Lanz von Liebenfels). Questo periodico diffondeva concezioni razziste e antisemite, derivate da vari autori dell’Ottocento, celebrava la superiorità dell’uomo nordico (biondo e dagli occhi azzurri) e sosteneva che solo un simbolo di luce e perfezione come la svastica era idoneo a raffigurarne la grandezza creativa.

A Vienna, Hitler vide in azione i primi movimenti politici dichiaratamente antisemiti. Il primo leader politico austriaco che si mosse in quel senso fu Georg Ritter von Schönerer, che si presentava come difensore degli agricoltori e degli artigiani, contro la grande industria e l’alta finanza. Schönerer, tuttavia, era ancora un uomo dell’Ottocento e quindi non comprese l’importanza delle masse; fu Karl Lueger a compiere questo passo in direzione di un’organizzazione più ampia, veramente popolare, e ciò gli permise di rivestire l’incarico di sindaco di Vienna dal 1897 al 1910. L’antisemitismo di Lueger era di tipo cristiano, più che di matrice razzista. Ciò non gli impediva, però, di definire gli ebrei animali da preda in forma umana e di affermare che l’antisemitismo sarebbe scomparso solo con la morte dell’ultimo giudeo.

Nel 1913, Hitler fuggì a Monaco per evitare il servizio militare. Scoppiata la guerra, però, si arruolò volontario nell’esercito tedesco. Dopo aver partecipato a varie battaglie, essere stato ferito e decorato, ricevette la notizia della resa tedesca mentre era ricoverato nell’ospedale militare di Pasewalk, in Prussia orientale.

Approfondimenti

Azioni sul documento