Telegramma di Heydrich

La notte tra il 9 e il 10 novembre 1938, il capo della Gestapo Reinhard Heydrich diramò un telegramma ai commissari di polizia delle principali città tedesche, avvertendoli che, nel corso di quella medesima notte "erano da prevedersi" violente dimostrazioni antisemite. Si trattò della cosiddetta Kristallnacht (Notte dei cristalli), che oltre a incalcolabili danni materiali provocò la morte di un centinaio di persone e il ferimento grave o il suicidio di altre 36. Tra l’altro, nel suo telegramma, Heydrich invitava le forze di polizia ad arrestare il più alto numero possibile di ebrei. Per la prima volta, gli ebrei furono imprigionati a migliaia nei campi di concentramento nazisti. Fino ad allora, gli arresti erano invece stati sporadici e legati alla militanza politica del singolo israelita imprigionato.

Appena gli avvenimenti della notte avranno reso disponibili gli ispettori di polizia, sarà opportuno trarre in arresto tanti ebrei – di preferenza ricchi – quanti possono esserne accolti nelle camere di sicurezza. In primo luogo dovranno essere arrestati Ebrei di sesso maschile in buone condizioni fisiche, e non troppo anziani. Dopo l’arresto sarà opportuno prendere contatti immediati con i campi di concentramento corrispondenti, al fine di sistemare rapidamente questi ebrei.

(L.Poliakov, Il nazismo e lo sterminio degli ebrei. Torino, Einaudi, 1955, p. 39. Traduzione di A.M. Levi)

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