I primi Lager nazisti

Gli arresti selvaggi
Ulm sul Danubio (Baden Württemberg). Il forte Oberer Kuhberg, trasformato in campo di concentramento dal 1933 al 1935Nei giorni seguenti l’incendio del Reichstag, le milizie armate naziste (denominate SA ed SS), di loro iniziativa arrestarono migliaia di sovversivi, quasi tutti di orientamento comunista. Nella sola circoscrizione di Colonia, tra il 1° e il 15 di marzo furono arrestate 980 persone; a Düsseldorf, ne vennero fermate 1500; in totale, vennero internati circa 50 000 cittadini.

Pare che il primo lager in assoluto sia stato creato all’inizio del marzo 1933 a Nohra, in Turingia, vicino a Weimar. Poiché le prigioni non erano assolutamente attrezzate ad ospitare una simile massa di nuovi reclusi, si fece ricorso ad ogni struttura che risultasse idonea al contenimento e alla sorveglianza dei soggetti arrestati.

I primi lager, insomma, nacquero in modo improvvisato, selvaggio, senza una precisa direttiva dall’alto, nei luoghi più diversi. A Breitenau (in Assia) venne utilizzata un’antica abbazia benedettina (chiusa ai tempi della Riforma); a Ulm, dal novembre 1933 al luglio 1935, circa 1000 prigionieri furono rinchiusi in una vecchia fortezza prussiana.

Disseminate un po’ in tutta la Germania, di queste strutture improvvisate, durante il 1933, ne sorsero circa 70. Al 31 luglio 1933, molti degli arrestati erano stati rilasciati, ma i campi selvaggiospitavano ancora 27 000 persone. Fino all’ottobre 1933, vi persero la vita tra le 500 e le 600 persone.
La svolta di Göring

Hermann Göring, nel 1933, svolgeva le funzioni di primo ministro della Prussia. Nato nel 1893, aveva passato parte della sua infanzia in Namibia, e qui aveva senza dubbio sentito parlare dei lager, cui i tedeschi fecero ricorso nel 1904 per reprimere la rivolta degli herero. 

Fu Göring, in un primo tempo, il vero regista del terrore nazista, nel 1933. Il 26 aprile 1933, fu sua l’iniziativa di creare in Prussia una polizia politica segreta, che ricevette il nome di GESTAPO (Geheime
Staatspolizei
). Inoltre, nell’autunno del 1933, Göring decise di mettere ordine nel caotico mondo dei lager. Una sua circolare del 14 ottobre decretò che tutti i campi esistenti in Prussia dovevano passare sotto il diretto controllo delle autorità statali. Con grande rabbia dei militanti, i gruppi di SA o di SS che gestivano le singole realtà locali dovettero cedere il controllo delle strutture concentrazionarie alla polizia.

Infine, il 13 febraio 1934, una nuova ordinanza di Göring chiuse di fatto la maggioranza dei piccoli campi selvaggi. Rimasero operativi i soli centri di Dachau, Papenburg, Sonneberg, Brandeburgo e Oranienburg.

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