Le proteste del Governatore Hans Frank

Alla fine di marzo del 1942, dopo aver ricevuto da Hitler l’incarico di plenipotenziario generale per l’impiego della manodopera, Fritz Sauckel così riassunse il proprio compito: "Ho ricevuto questo incarico da Adolf Hitler e porterò in Germania milioni di lavoratori dall’est senza curarmi dei loro sentimenti, che lo vogliano oppure no". Rendendosi conto della stretta relazione esistente tra brutalità delle razzie per catturare manodopera e aumento del consenso intorno alla resistenza, Hans Frank (governatore della Polonia occupata) il 21 novembre 1943 scrisse a Sauckel un memoriale di protesta.

L’incetta dei polacchi per l’impiego al lavoro nel Reich avviene senza condizione alcuna, il loro avvio al lavoro senza che vi sia da parte loro alcuna personale compartecipazione. Il loro impegno a lavorare nel Reich è senza limite di tempo. Neppure per il caso di gravi motivi familiari sussiste per loro alcuna garanzia di ritorno in patria. Per questa ragione per i polacchi l’impiego nel Reich da un punto di vista sostanziale assume il carattere di una limitazione della libertà simile alla prigionia.

(E. Collotti,L’Europa nazista. Il progetto di un Nuovo ordine europeo (1939-1945), Firenze, Giunti, 2002, p. 149)

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