Il lager di Mauthausen

La nascita del lager
Mauthausen, 1941 (?). Detenuti al lavoro nella cava di granito. Foto scattata dalle SS.La storia del lager di Mauthausen è direttamente connessa con la nascita, nell’aprile del 1938, della Società tedesca di costruzioni di terra e di pietra (DEST). La nuova azienda doveva individuare e sfruttare cave di pietra, dalle quali ricavare materiale che risultasse adatto alla realizzazione dei numerosi edifici che Hitler si proponeva di far erigere in varie città del Reich, per celebrare la nuova era iniziata il 30 gennaio 1933, con la conquista del potere in Germania. Nel suo primo anno di attività, la DEST acquistò le cave di Flossenbürg, in Germania, e di Mauthausen, in Austria (145 Km a est di Vienna); nei pressi delle cave, vennero subito impiantati dei campi di concentramento, in modo che il lavoro di estrazione fosse affidato ai prigionieri.

La creazione dei due lager gemelli di Flossenbürg e di Mauthausen segna una svolta importante nella storia del sistema concentrazionario nazista. In primo luogo, entrambi nacquero in stretta connessione con l’espansionismo del Terzo Reich, e quindi anticiparono il mutamento che si sarebbe verificato durante la guerra: negli anni 1939-1945, la maggior parte degli internati non proveniva più dalle file del popolo tedesco, bensì era formata da stranieri, deportati in lager dai vari paesi occupati dalla Germania.

Nello stesso tempo, Flossenbürg e Mauthausen segnarono un passaggio simile a quello già verificatosi nel sistema sovietico: da mezzi di repressione politica, i lager si trasformavano in strumenti di arricchimento economico, ottenuto grazie allo sfruttamento metodico e sistematico del lavoro dei detenuti.

La cava di granito

Già in passato Mauthausen era nota per le sue cave di granito: la città, infatti, è situata vicino al Danubio, il che rendeva decisamente agevole il trasporto dei blocchi di pietra. Per lo stesso motivo, cioè per la sua facile raggiungibilità, il luogo aveva già ospitato un campo di prigionia durante la prima guerra mondiale; aperto nel 1914, esso divenne il più vasto luogo di detenzione militare di tutto il conflitto, giungendo ad ospitare fino a 15 mila prigionieri (in maggioranza serbi e italiani), molti dei quali morirono di tifo o di stenti, a causa della scarsa alimentazione e della carenza di igiene. Nell’area, le cave interessanti per le SS – di cui la DEST, di fatto, era un’emanazione – erano due; la prima, chiamata Vienna Ditch, era più vicina al paese, mentre la seconda (denominata Bettelberg) si trovava a Gusen. Entrambe le aree erano di proprietà della municipalità viennese.

L’accordo tra il sindaco di Vienna e le SS ebbe luogo nel maggio 1938 e si concluse con un compromesso vantaggioso per entrambe le parti. La municipalità vendette alla DEST la cava di Mauthausen, ma rimase proprietaria di quella di Gusen, che comunque fu concessa in affitto alla società di costruzioni SS.

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