Proteste di una donna austriaca

Le violenze perpetrate all’interno del campo di Mauthausen erano visibili a molti degli abitanti della piccola cittadina austriaca. Riportiamo il testo di una lettera di reclamo inviata nel 1941 da Eleanore Gusenbauer, una contadina che viveva nei pressi del campo.

Nel campo di concentramento di Mauthausen, nel luogo di lavoro di Vienna Ditch, gli internati sono ripetutamente vittime di sparatorie; quelli colpiti gravemente vivono ancora per un po’ e rimangono a giacere vicino ai morti per ore quando non per mezza giornata.
La mia proprietà sorge su un’altura nei pressi di Vienna Ditch e mi può accadere spesso di essere testimone involontaria di tali oltraggi.
Io, ad ogni modo, sono debole e una tale visione produce una tale tensione per i miei nervi che, a lungo andare, credo non la potrò più sopportare.
Chiedo che si faccia in modo di porre fine a tali azioni inumane oppure vengano compiute dove non possano essere viste.

(G. J. Horwitz, All’ombra della morte. La vita quotidiana attorno al campo di Mauthausen, Venezia, Marsilio, 1994, p. 53. Traduzione di G. Genovese)

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