Esperimenti di ipotermia compiuti sui detenuti a Dachau

A Dachau, il dottor S. Rascher fu autorizzato da Himmler il 4 dicembre 1941 a compiere una serie di esperimenti finalizzati a controllare gli effetti dell’ipotermia sugli esseri umani e a sperimentare vari sistemi di rianimazione che avrebbero poi potuto essere usati per curare i piloti della Luftwaffe precipitati nel Mare del Nord o in altri mari molto freddi. Nell’insieme, persero la vita in questo modo circa 80 detenuti. La lettera seguente fu spedita da Rascher a Himmler il 10 settembre 1942.

"Relazione provvisoria sugli esperimenti di ipotermia al Campo di Dachau”

Descrizione dell’esperimento:

I soggetti vengono immersi nell’acqua in tenuta di volo completa, combinazione invernale ed estiva e casco da aviatore. Un salvagente di gomma o di Kapok impedisce loro di affondare. Gli esperimenti sono stati effettuati a una temperatura dell’acqua fra 2, 5 e 12 gradi. In una serie di esperimenti sono stati tenuti fuori dall’acqua la nuca e la regione occipitale, mentre in un’altra serie l’occipite e la nuca erano rimasti immersi.

 

(Il campo di concentramento di Dachau, Comitato Internazionale di Dachau, Bruxelles, 1978, p. 143. Traduzione italiana a cura di F. Bernard)

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