L'ordine del giorno n. 171

Il cosiddetto Ordine del giorno n. 171 fu emanato nella regione di Tambov l’11 luglio 1921. Firmato dai generali Antonov-Ovseenko e Tuchacevskij, precisa i metodi con cui venne repressa la grande rivolta contadina che minacciava una delle province più importanti, ai fini del rifornimento granario di Mosca.
  1. Fucilare sul posto senza processo qualsiasi cittadino che rifiuti di declinare le proprie generalità.
  2. Le Commissioni politiche di distretto o le Commissioni politiche di circoscrizione hanno il potere di emettere l’ordine di prendere ostaggi nei villaggi ove siano nascoste delle armi, e di fucilarli qualora le armi non vengano consegnate;
  3. Nel caso in cui si trovino armi nascoste, fucilare sul posto senza processo il primogenito della famiglia;
  4. Se una famiglia nasconde un bandito nella sua casa è passibile di arresto e di deportazione fuori della provincia; i suoi beni sono confiscati e il primogenito della famiglia viene fucilato senza processo;
  5. Le famiglie che nascondono membri della famiglia di un bandito o suoi averi devono essere trattate alla stregua dei banditi stessi, e il primogenito della famiglia va fucilato sul posto senza processo;
  6. In caso di fuga della famiglia di un bandito, spartirne i beni fra i contadini fedeli al potere sovietico, e bruciare o demolire le case abbandonate;
  7. Applicare con rigore e senza pietà il presente Ordine del giorno.

 

N.Werth, "Uno Stato contro il suo popolo. Violenze, repressioni, terrori nell’Unione Sovietica", in AA. VV., Il libro nero del comunismo, Milano, Mondadori, 1998, p. 109. Traduzione di A.L. Della Fontana e T. Gargiulo

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