Minori, il 21 marzo l’ultimo incontro a Imola
26.03.2013
Si è concluso giovedì 21 marzo il percorso sull'educazione alla cittadinanza e alla legalità per insegnanti e formatori promosso dalla Biblioteca di Imola, in collaborazione con l’Assemblea legislativa regionale, nell’ambito del progetto Alla luce delle regole.
La chiusura dei lavori è stato affidata a Luigi Fadiga, Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza, e Vincenza Pellegrino, sociologa dell’Università di Parma, con una lezione dal taglio socio-giuridico sul tema “Diritti dei minori: perché tanta enfasi?”.
Negli ultimi decenni – ha chiarito il Garante – l’ordinamento giuridico nazionale e internazionale ha mostrato un interesse crescente nei confronti dei diritti dei minoridi età. Prova ne é l’adozione da parte dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, nel novembre 1989, della Convenzione sui diritti del fanciullo, documento chiave per tutti coloro che si occupano di promozione e tutela dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Prima del 1989, il minore era considerato come oggetto (come figlio, nipote, etc) quindi sempre in relazione a una famiglia, ma mai come un soggetto di diritti suoi propri. Da allora, - ha precisato il Garante al pubblico presente - molto è stato fatto. L'Italia ha emanato una serie di leggi per tutelare i diritti dei minori, e quindi, per dare attuazione a quanto previsto dalla Convenzione. Ma molto resta ancora da fare. E’ ad esempio recentissima, risale infatti al dicembre scorso, l’equiparazione nel diritto italiano dei figli naturali ai figli legittimi.
Parlare dei diritti di bambini e adolescenti non deve far dimenticare – ha infine precisato il Garante - il binomio con i doveri: oggigiorno essere titolari di diritti significa più che mai avere anche dei doveri. E’ questo il messaggio che, secondo il Garante, deve essere lanciato ai minori.
Il rapporto tra la società e le istituzioni è stato invece il punto da cui è partita la riflessione di Vincenza Pellegrino. La sociologa ha posto l’accento sul concetto di “doppia velocità”: le istituzioni sono infatti chiamate a legiferare in materia di diritti ma molto spesso faticano a stare al passo con il cambiamento sociale e a interpretarlo. In questo clima di forte accelerazione sociale, la scuola – ha precisato Vincenza Pellegrino – diventa un luogo dove può essere dato nuovo valore al diritto: è infatti attraverso l’istituzione scolastica che i giovani possono (e devono) essere formati ai propri diritti ed è lì che possono comprenderne il significato e i valori che sono alla base.
Il Ciclo di incontri rientra fra le attività previste dalla Convenzione tra la Biblioteca di Imola e l'Assemblea legislativa per favorire la diffusione della cultura dei diritti e della cittadinanza attiva sul territorio regionale.