“Diritti… in rete”, notizie dai laboratori

26.03.2013

“Diritti… in rete”, notizie dai laboratori

Presenza, visibilità, buona reputazione. La gestione della presenza sul web richiede una capacità di controllo, mantenimento e tutela della propria identità e della propria immagine che i ragazzi spesso non hanno. In nessun altro luogo come sulla rete la nostra reputazione dipende non solo da quello che diciamo di noi stessi ma anche, e in misura preponderante, da quello che gli altri dicono, scrivono e pubblicano su di noi.

Se è vero che i ragazzi si muovono con grande disinvoltura nel mondo dei media e delle nuove tecnologie, altrettanto vero è che spesso ne ignorano i rischi. I comportamenti online degli adolescenti non sembranotener conto delle conseguenze e dei pericoliin cui ci si può imbattere in rete. Promuovere questa consapevolezza è uno degli obiettivi del progetto “Diritti.. in rete” che vede coinvolti una ottantina di studenti iscritti ai corsi del Sistema regionale di Istruzione e Formazione Professionale nell’ambito di una riflessione più ampia sui diritti dei minori, voluta dal Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza.

L’esperienza, tutt’ora in corso, vede gli staff del CIOFS e FUTURA, due enti di formazione professionale della Provincia di Bologna, lavorare in stretta collaborazione per dar vita a un progetto congiunto sul tema dei diritti degli adolescenti all’interno del mondo virtuale.

Il progetto, che ha avuto avvio a inizio anno, focalizza l’attenzione in parallelo su due aspetti: l’identità digitale e il tema della reputazione digitale. Nel corso delle lezioni introduttive, insegnanti e docenti tutor hanno cercato di ascoltare gli allievi per capire quale consapevolezza hanno dei loro diritti in rete, delle regole del mondo virtuale, delle conseguenze delle loro azioni e delle scelte che possono e devono esercitare.

Un aspetto significativo nella realizzazione di questa attività sta nel fatto che i due enti di formazione coinvolti nel progetto si sono accordati per utilizzare uno schema di riferimento comune, con step intermedi ed azioni progettuali simili, in modo tale da dar vita a un modello progettuale che un domani potrà essere applicato all’interno di differenti realtà formative.

Il progetto è articolato in tre step: in una prima fase è prevista la docenza, all’interno delle classi, durante la quale viene avviato il percorso di conoscenza e approfondimentosul tema dei diritti. Nella classe prescelta sono state realizzate attività in collaborazione con i docenti di area linguaggi e di area storica che hanno cercato di guidare la discussione e l’approfondimento sui temi. Sempre all’interno di questa fase, è stata proposta agli studenti una lezione sul tema del mondo del web e dei diritti legati all’identità digitale con il coinvolgimento di un esperto.

Il secondo step ha previsto l’ideazione e la realizzazione, da parte della classe, di un modellodi intervista sul tema dei diritti che è stata successivamente sottoposta a gruppi di soggetti individuati dagli stessi allievi (coetanei di un Liceo e di un altro Ente di formazione di Bologna, ragazzi più giovani di due classi di III media di due scuole della provincia di Bologna e alcuni soggetti istituzionali, come il comandante di una stazione dei carabinieri e il vicepresidente del quartiere Navile di Bologna).

L’ultimo step prevede la rielaborazione, da parte degli allievi coinvolti, delle informazioni raccolte nelle  interviste realizzate nelle diverse realtà incontrate e conosciute e montaggio di un video che racconti l’esperienza del laboratorio sui diritti nel suo complesso.

Ad oggi le classi sono arrivate a questo terza fase, al termine della quale si cercherà di creare uno spazio di rielaborazionee riflessione comune per far emergere le conoscenze acquisite dagli allievi e fissare alcune verità. L’incontro in plenaria si terrà verso i primi di giugno e vedrà il coinvolgimento del personale dell’Assemblea, di Vincenza Pellegrino, sociologa dell’Università di Parma e dei ragazzi dei due centri.

A settembre un’iniziativaseminariale riunirà tutte le scuole e i centri che hanno lavorato sul tema dei diritti dei ragazzi nell’epoca di internet.

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