“Why War?”, parole e figure per spiegare la guerra

30.10.2014

“Why War?”, parole e figure per spiegare la guerra

Perché fare la guerra? A cavallo tra i due conflitti mondiali se l’erano chiesto anche due grandi menti come Albert Einstein e Sigmund Freud, in un loro scambio epistolare in cui si interrogavano sulla natura dei conflitti e dell’aggressività umana. Partendo dalle loro riflessioni e in occasione del centesimo anniversario dello scoppio della prima Guerra mondiale, il dipartimento di Scienze politiche e sociali dell’Università di Bologna ha organizzato “Why war? - Parole e figure”, una settimana di letture, proiezioni e discussioni che si svolgerà a Bologna e Forlì dal 10 al 14 novembre. Tutti i panel e le proiezioni si svolgeranno dalle 16 alle 19, a Bologna nell'aula Poeti di palazzo Hercolani (Strada Maggiore 45) e a Forlì nell’aula 9 del “Teaching Hub” (Viale F.Corridoni 20).

 

Il programma dell'evento corre su due binari, in un ideale viaggio tra le due città sedi del Dipartimento. Ogni giorno, mentre in una sede si terrà un panel a cui parteciperanno i docenti e i ricercatori, accompagnati da letture, immagini e performance teatrali, nell'altra verrà presentato e proiettato un film sulla “Grande guerra”. Ogni giornata sarà identificata da una parola chiave evocativa dei temi più importanti legati alla storia e all'eredità della “Grande guerra”. Il dibattito durante le giornata sarà scandito da cinque temi cardine: racconti, confini, masse, pace/guerra e accelerazioni. Ogni argomento sarà discusso all'interno dei diversi panel da diverse prospettive e punti di vista, con l’obiettivo di aprire tra i partecipanti una riflessione interdisciplinare che non si affidi solo al linguaggio analitico delle scienze storico-sociali, ma anche a quelli del cinema, della fotografia del teatro e della letteratura.

 

Tra gli appuntamenti è previsto anche l’incontro con il giornalista del Corriere della Sera, Aldo Cazzullo, in programma Bologna il 12 novembre (ore 15, Aula Poeti – Palazzo Hercolani, Strada Maggiore 45), che presenterà il suo ultimo libro “La guerra dei nostri nonni” (Mondadori, 2014), un racconto del conflitto '15-'18 sul fronte italiano

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