Parità di genere alle urne!

28.04.2014

Parità di genere alle urne!

Una nuova legge- I cittadini italiani quando si recheranno ai seggi a votare alle elezioni europee del 25 maggio, dovranno sapere che le norme per attribuire le preferenze sono cambiate rispetto alla precedente tornata elettorale. Il 9 aprile 2014, la Camera ha infatti approvato in via definitiva la legge volta ad introdurre nella legge elettorale europea disposizioni per rafforzare la rappresentanza di genere.

In considerazione del ravvicinato svolgimento delle elezioni europee, la legge reca una disciplina transitoria destinata ad applicarsi solo quest’anno, mentre una più incisiva disciplina a regime troverà applicazione dalle successive elezioni del 2019.

Qual è il sistema elettorale in vigore? – Ma facciamo un rapido ripasso per chiarire meglio come si vota in Italia per le europee.

Le modalità di elezione del Parlamento europeo sono disciplinate autonomamente da ciascuno Stato membro (legge 24 gennaio 1979, n.18).

In Italia, il sistema elettorale è proporzionale ed i seggi sono assegnati nel collegio unico nazionale, a liste concorrenti presentate nell’ambito di 5 circoscrizioni molto ampie. I cittadini residenti in Emilia-Romagna con diritto di voto, devono far riferimento alla Circoscrizione Nord-Est. La scheda elettorale è unica, si vota per una delle liste e si possono esprimere da una a tre preferenze.

Sono ammesse all’assegnazione dei seggi le liste che hanno conseguito sul piano nazionale almeno il 4% dei voti validi espressi (inserito con Legge 20 febbraio 2009, n. 10, di modifica alla legge 24 gennaio 1979, n. 18).

I seggi sono attribuiti proporzionalmente ai voti conseguiti in ambito nazionale con il sistema dei quozienti interi e dei maggiori resti. I seggi conseguiti da ciascuna lista sono quindi riassegnati alle circoscrizioni in proporzione ai voti ottenuti in ciascuna di esse. Determinato il numero dei seggi spettanti alla lista in ciascuna circoscrizione, sono proclamati eletti i candidati con il maggior numero di voti di preferenza.

Come si voterà il 25 maggio del 2014? – Considerando quindi che in Italia vige il sistema proporzionale, la legge elettorale italiana prevede l’attribuzione di un massimo di tre preferenze. In più, con la nuova legge del 9 aprile 2014, è stata introdotta la cosiddetta ‘tripla preferenza di genere’, prevedendo che, nel caso in cui l’elettore decida di esprimere tre preferenze, queste devono riguardare candidati di sesso diverso, pena l’annullamento della terza preferenza.

Ecco alcuni esempi:

  • preferenze attribuite a tre maschi (la terza preferenza viene eliminata)
  • preferenze attribuite a tre femmine (la terza preferenza viene eliminata)
  • preferenze attribuite a due maschi e una femmina (OK)
  • preferenze attribuite a due femmine e un maschio (OK)
  • preferenze attribuite a un maschio o a due maschi (OK)
  • preferenze attribuite a una femmina o a due femmine (OK)

Dal 2019, inoltre, le norme sulla parità di genere incideranno anche sulla composizione delle liste e si prevede che le preferenze debbano riguardare due sessi diversi anche nel caso in cui i votanti esprimano due preferenze.

Stefania Fenati

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