Elezioni europee: perché questa volta è diverso?

14.04.2014

Elezioni europee: perché questa volta è diverso?

Quest’anno le elezioni europee si svolgeranno in altro modo rispetto al 2009 e non per niente il claim usato dal Parlamento europeo è “Questa volta è diverso”. Infatti, secondo le nuove regole del Trattato dell’Unione europea, gli elettori avranno più potere che mai. Voteranno i rappresentanti del partito prescelto, che si impegneranno, una volta eletti, a proporre il loro candidato per la presidenza della Commissione europea. Quindi i cittadini potranno già scegliere con il loro voto chi preferirebbero come Presidente della Commissione europea.

Verso una nuova Commissione- Perché è importante che i cittadini esprimino preferenze nella scelta del Presidente della Commissione europea? Perché il Presidente è la figura fondamentale dell'organo esecutivo dell'Unione europea, che rappresenta gli interessi di tutta l'Europa, intesa come insieme di 28 stati. E' compito del Presidente della CE scegliere i 28 commissari dai vari paesi dell'Ue - commissari che gestiranno le politiche e il bilancio dell'Ue e fisseranno obiettivi e priorità d'azioni.

In questo modo i cittadini potranno sentirsi più vicini alla politica europea e agli organi che la rappresentano dal momento che anche loro, con i loro voti, contribuiranno a "fare le leggi".

I vari passaggi- Le elezioni europee si svolgeranno a seconda delle leggi elettorali di ogni Stato membro, ma tutte più o meno verso la fine di maggio 2014. Gli elettori olandesi e britannici saranno i primi a esprimere il loro voto, mentre i cittadini italiani voteranno i loro deputati il 24 e il 25 maggio.
E, appunto, già scegliendo i propri deputati verrà espressa preferenza per il Presidente della Commissione europea, visto che tutti i grandi partiti europei si sono già pronunciati sul nome del candidato ufficiale che riceverà il loro sostegno- tranne alcuni partiti euroscettici che non hanno ancora espresso le loro preferenze.

I candidati alla presidenza della Commissione europea- Attualmente sono 6 i possibili candidati alla presidenza.

Guy Verhofstadt è il candidato del partito Alleanza dei democratici e dei liberali per l’Europa (ALDE).Federalista, è stato primo ministro belga dal 1999 al 2008 e attualmente ricopre la carica di presidente dell’ALDE.

Martin Schulz è il candidato del Partito socialista europeo (PSE). E’ parlamentare europeo dal 1994 e dal 2012 è presidente del Parlamento europeo.

Jean-Claude Juncker è invece il candidato del Partito popolare europeo (PPE), la formazione politica maggiormente rappresentata nell’attuale Parlamento europeo. Primo ministro del Granducato del Lussemburgo dal 1995 al 2013, è stato presidente dell’Eurogruppo dal 2005 fino al 2012.

Alexis Tsipras, greco, è il candidato di Sinistra Unitaria Europea - Sinistra Verde Nordica. Attualmente Tsipras è membro del partito greco Syriza, all’opposizione nel parlamento ellenico.

José Bové, candidato del partito dei Verdi europei, è un noto sindacalista e politico francese, esponente del movimento no global e parlamentare europeo in questa legislatura.

Ska Keller, anch’essa del partito dei Verdi europei, è invece la più giovane candidata alla Commissione europea, a soli 33 anni. E’ parlamentare europea tedesca dal 2009 e milita fin da ragazza nei movimenti verdi tedeschi.

Dopo le elezioni - I capi di stato e di governo, riuniti nel Consiglio europeo, dopo le elezioni europee, dovranno prendere in considerazione il risultato delle elezioni europee nel momento in cui proporranno anche loro il loro candidato alla Presidenza della Commissione.

Verso luglio, verrà così eletto, con una maggioranza di almeno 376 voti, il nuovo Presidente della Commissione europea.

Il nuovo Presidente inizierà ad assumere le proprie funzioni, solo dopo aver ricevuto la fiducia del Parlamento europeo ad autunno.

FM

Segui tutti i passaggi nell'infografica del Parlemento europeo di immagine a questo articolo.

Il sito del PE

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