Europa. Al via sessione 2018: audizione stakeholders su Programma Commissione europea

Relatori (Bianchi, Zoffoli, Schlein, Covassi) e stakeholders (Dastoli, Rossi) hanno evidenziato i principali temi nell’agenda 2018 della Commissione. Bessi (Pd): “Europa è dimensione aspirazioni dei giovani”

27/11/2017 19:09

In preparazione della Sessione europea 2018 dell’Assemblea legislativa, la commissione Bilancio, affari generali e istituzionali, presieduta da Massimiliano Pompignoli, ha tenuto un’audizione degli stakeholders (soggetti portatori di interessi) sul Programma di lavoro della Commissione europea per il 2018, al fine di individuare le iniziative europee che nel prossimo futuro avranno il maggiore impatto sulle politiche regionali e sul territorio emiliano-romagnolo. Hanno partecipato in qualità di relatori i deputati europei Damiani Zoffoli e Elly Schlein, l’assessore al Coordinamento delle politiche europee, Patrizio Bianchi, nonché il Capo della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, Beatrice Covassi.

L’audizione – ha ricordato il presidente Pompignoli – ha l’obiettivo di dare voce ai soggetti (istituzionali e non) del territorio coinvolgendoli attivamente nei lavori che, in occasione della Sessione europea, porteranno l’Assemblea legislativa a definire le priorità e gli indirizzi che guideranno la partecipazione della Regione alla formazione e attuazione delle decisioni e delle politiche dell’Unione europea.

L’assessore Patrizio Bianchi ha evidenziato come quella che si sta per aprire sia una sessione cruciale, dato che nel 2019 si voterà per il rinnovo delle istituzioni europee e, dunque, i lavori in programma nel 2018 sono a cavallo tra la chiusura di quanto finora fatto dalla Commissione europea e le premesse per l’inizio di una nuova fase. Il tutto in uno scenario – ha ricordato – che vede l’Unione europea in una fase di difficoltà sia per propri limiti sia per le spinte sovraniste provenienti dagli stati membri. Infine, Bianchi ha richiamato alcuni fra i temi principali contenuti nell’agenda della Commissione europea per il 2018: le politiche per la coesione; le politiche sui migranti; la riforma della governance multilivello, che necessità di pari dignità in entrambe le fasi, quella discendente e quella ascendente.

L’eurodeputato Damiano Zoffoli ha sottolineato come la sfida principale, in questo momento storico, sia dare un’identità e un volto all’Unione europea, troppo spesso percepita, anche per via della propaganda euroscettica, come un insieme di istituzioni burocratiche e ostili. Per quanto riguarda l’agenda 2018 della Commissione, Zoffoli ha messo in evidenza i seguenti temi: l’ambiente, che richiama la necessità di rivedere un modello di sviluppo palesemente insostenibile e di puntare in modo deciso sull’economia circolare; la difesa comune, sulla quale si stanno facendo importanti passi avanti; la programmazione dei fondi europei dopo la “Brexit”.

L’eurodeputata Elly Schlein ha posto l’accento sulla necessità per l’Italia di riuscire a fare in modo più efficace pressione strategica sull’intero ventaglio delle politiche europee, così come fanno altri paesi membri. Per quanto concerne l’agenda 2018, ha ricordato: il tema delle risorse proprie dell’Unione europea; il tema del contrasto ai paradisi fiscali nonché della lotta all’evasione e all’elusione fiscale da parte delle multinazionali; il tema dei migranti, che vede il Parlamento europeo impegnato nella revisione del regolamento di Dublino.

Per Elisa Covassi,Capo della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, il Programma di lavoro per il 2018 della Commissione è denso di impegni per concludere quanto finora avviato. Si tratta di un insieme rilevante di proposte – ha puntualizzato – che trovano nel Parlamento europeo un alleato fondamentale ma nel Consiglio europeo spesso un antagonista. Il tema dell’economia circolare – ha evidenziato – sarà cruciale, così come quello dell’agenda digitale, sul quale, però, si registra un deficit di adozione da parte dei governi nazionali. Altro tema fondamentale sarà quello dell’energia, sempre più connesso a quello delle migrazioni, dato che aumenterà il fenomeno dei migranti per cause climatiche. Per non parlare del tema migranti, sul quale si conta di ottenere risultati concreti. Infine, Elisa Covassi ha richiamato il tema della razionalizzazione e semplificazione delle norme.

Pier Virgilio Dastoli (Movimento europeo) ha rimarcato lo scarso coinvolgimento nel nostro paese della società civile e delle Regioni nella fase discente e ascendente del diritto europeo, invitando tutte le istituzioni a fare sistema se si vuole che “il sistema Italia” funzioni in modo efficace in Europa.

Per Luca Rossi (Confindustria ER) il 2018, nonostante le incertezze, rappresenterà un’opportunità di rilancio dell’idea europea e delle istituzioni europee. Fra i temi di maggiore interesse per il sistema produttivo dell’Emilia-Romagna ha evidenziato: gli accordi di libero scambio; la concorrenza e gli aiuti di stato; i capitali e il credito; l’energia; lo sviluppo del digitale; infine, quadro finanziario post 2020 (politiche di coesione).

Gianni Bessi (Pd), nel ricordare come l’Europa sia la dimensione in cui si muovono i giovani e rappresenti la frontiera autentica delle loro aspirazioni, ha invitato Regione, Governo e istituzioni europee a rafforzare il progetto Erasmus “vera leva del sogno europeo”.

(Luca Govoni

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