Partecipazione alla fase ascendente. Anche la Regione Puglia si pronuncia sulla proposta di modifica del regolamento generale sui fondi strutturali.
Con riferimento alla partecipazione delle regioni alla formazione delle politiche e del diritto dell’Unione europea, si segnala che il Consiglio regionale della Puglia ha approvato, nella seduta del 13 marzo 2018, la risoluzione n. 172 in merito alla "Proposta di Regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, e che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio per quanto riguarda il sostegno alle riforme strutturali negli Stati membri - COM (2017) 826 final" del 6 dicembre 2017.
Con questa iniziativa la Commissione europea propone di introdurre la possibilità per gli Stati membri di attingere alla riserva di efficacia dell’attuazione dei fondi strutturali e di investimento europei (FESR, FSE, FEASR, Fondo Coesione e FEAMP) per sostenere i programmi nazionali di riforma.
Su questo atto sono si espresse anche la Regione Emilia-Romagna, con la risoluzione ogg. n. 6097 approvata dalla I Commissione Bilancio, affari generali e istituzionali dell'Assemblea legislativa nella seduta del 6 febbraio 2018, la Regione Abruzzo, la Regione Marche e la Regione Umbria.
Il testo della risoluzione del Consiglio regionale della Puglia è reperibile nella pagina di questo sito dedicata all'iniziativa Modifica regolamento generale fondi strutturali in cui è possibile seguire i lavori delle commissioni assembleari e reperire la documentazione.
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