Partecipazione alla fase ascendente. Anche la Regione Friuli Venezia Giulia si è pronunciata sul Pilastro europeo dei diritti sociali.
Con riferimento alla partecipazione delle regioni alla formazione delle politiche e del diritto dell’Unione europea, si segnala che la V Commissione permanente "Affari istituzionali e statutari, forma di governo, elezioni, disciplina del referendum, autonomie locali, usi civici, rapporti esterni e con l'Unione europea, organi di garanzia, beni e attività culturali, identità linguistiche, spettacoli e manifestazioni, attività ricreative e sportive, corregionali all’estero" del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, ha approvato la Risoluzione n. 1 del 15 novembre 2017 sulla Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni COM(2017) 250 final del 26 aprile 2017, Istituzione di un pilastro europeo dei diritti sociali e relativi documenti di lavoro. Osservazioni ai sensi degli articoli 9, 24 e 25 della legge 234/2012. L'iniziativa ha l'obiettivo di far progredire l’Europa nella direzione di una “tripla A” sociale attraverso l’affermazione, in maniera omogenea su tutto il territorio, di 20 principi e diritti fondamentali, articolati in tre grandi temi: pari opportunità e accesso al mercato del lavoro; condizioni di lavoro eque; protezione e inclusione sociali.
Si ricorda che su questo atto si sono espresse anche la Regione Emilia-Romagna, con la Risoluzione ogg. n. 4938 approvata dalla I Commissione Bilancio, affari generali e istituzionali dell'Assemblea legislativa nella seduta del 10 luglio scorso e la Regione Abruzzo.
Il testo della Risoluzione del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia è reperibile nella pagina di questo sito dedicata al "Pilastro europeo dei diritti sociali".
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