Partecipazione alla fase ascendente. Anche la Regione Abruzzo si pronuncia sul meccanismo unionale di protezione civile (UPCM).
La proposta di modifiche alla decisione 1313/2013/UE su un meccanismo unionale di protezione civile, del 23 novembre 2017, ha l'obiettivo di migliorare e rafforzare la capacità di risposta dell'Unione alle catastrofi. L'esperienza operativa, soprattutto in riferimento alle recenti emergenze, ha messo in luce alcune limiti del meccanismo unionale. La proposta mira pertanto a colmare tali lacune al fine garantire ai cittadini Europei un sostegno più efficace nelle situazioni di crisi.
Con riferimento alla partecipazione delle regioni alla formazione delle politiche e del diritto dell’Unione europea, si segnala che il Consiglio della Regione Abruzzo ha approvato la risoluzione n. 17 del 17 aprile 2018 nella quale formula un parere articolato sull'iniziativa. I rilievi riguardano, tra gli altri, la relazione tra i due strumenti di intervento previsti dalla proposta cioè il "pool europeo di protezione civile", sotto il comando degli Stati membri e "rescUE", sul quale ha invece il controllo la Commissione europea; i criteri per la redazione dei Piani nazionali e i fondi a sostegno delle iniziative statali e regionali per la prevenzione delle catastrofi. Infine la Regione Abruzzo rileva che la proposta non prevede alcun coinvolgimento delle regioni e degli enti locali che hanno competenza in materia di protezione civile, pertanto propone di contemplare modalità di cooperazione tra i diversi livelli istituzionali di ciascuno Stato. Su questo aspetto della proposta si è espressa anche la Provincia autonoma di Trento che, in una nota del 10 gennaio 2018, auspica un più diretto coinvolgimento delle Regioni nella gestione delle catastrofi in virtù della loro competenza in materia di protezione civile.
Il parere del Consiglio regionale della Regione Abruzzo. (pdf, 712.3 KB)
Il parere della Provincia autonoma di Trento. (pdf, 592.5 KB)
Link al comunicato stampa della Commissione europea.
Si evidenzia inoltre che su questa iniziativa si sono espressi anche il Parlamento della Turingia, il Governo della Bassa Austria e Consiglio federale austriaco (Bundesrat). Tali contributi sono reperibili nel sito del Comitato europeo delle regioni.