Anche la competente commissione consiliare della Regione Lombardia si è pronunciata sulla proposta di direttiva relativa alla procedura di notifica dei regimi di autorizzazione e dei requisiti relativi ai servizi.

La I Commissione consiliare (Programmazione e bilancio) del Consiglio regionale della Regione Lombardia ha approvato il 20 aprile 2017 una risoluzione sulla Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio concernente l’applicazione della direttiva 2006/123/CE relativa ai servizi nel mercato interno, che istituisce una procedura di notifica dei regimi di autorizzazione e dei requisiti relativi ai servizi, e che modifica la direttiva 2006/123/CE e il regolamento (UE) n. 1024/2012 relativo alla cooperazione amministrativa attraverso il sistema di informazione del mercato interno. Si tratta della sesta posizione adottata dalle regioni su questa proposta di direttiva dopo quelle dell’Emilia-Romagna, dell’Abruzzo e della Puglia, Marche e Umbria.

La I Commissione consiliare (Programmazione e bilancio) del Consiglio regionale della Regione Lombardia ha approvato il 20 aprile 2017 la Risoluzione n. 90 sulla proposta di direttiva relativa alla procedura di notifica dei regimi di autorizzazione e dei requisiti relativi ai servizi.                 

Con riferimento alla partecipazione delle regioni alla formazione delle politiche e del diritto dell’Unione europea, si segnala l’approvazione da parte della competente commissione consiliare del Consiglio regionale della Regione Lombardia della Risoluzione n. 90 sulla proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio concernente l'applicazione della direttiva 2006/123/CE relativa ai servizi nel mercato interno, che istituisce una procedura di notifica dei regimi di autorizzazione e dei requisiti relativi ai servizi, e che modifica la direttiva 2006/123/CE e il regolamento (UE) n. 1024/2012 relativo alla cooperazione amministrativa attraverso il sistema di informazione del mercato interno.

La Risoluzione contiene osservazioni sia con riferimento alla valutazione della compatibilità della proposta con il principio di sussidiarietà e proporzionalità, che sul merito dell’atto europeo, ed evidenzia le criticità che potrebbero derivare per l’ordinamento interno dall’approvazione della proposta di direttiva nella sua attuale formulazione, in linea con quanto affermato anche dalle altre regioni.

La regione Lombardia, come le Marche, ha rilevato  la possibile violazione da parte della proposta di direttiva del principio di sussidiarietà previsto dall’art. 5 del Trattato dell’Unione europea (TUE) .

Il testo della Risoluzione è reperibile, oltre che sulla banca dati ufficiale degli atti consiliari del Consiglio regionale della Lombardia, anche nella pagina di questo sito dedicata alla “Modifica direttiva servizi (notifiche): Segui le briciole: Seguito sessione europea 2016 > Modifica direttiva servizi (notifiche) > Altre regioni.

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