60 anni dei Trattati di Roma: i leader dei 27 Stati membri rinnovano l'impegno per il futuro dell'Europa unita

Il 25 marzo scorso si sono svolte le celebrazioni per l’anniversario dei 60 anni dei Trattati di Roma. L’evento centrale delle celebrazioni è stata la firma della dichiarazione di Roma da parte dei capi di governo di tutti i 27 Stati membri che con questo gesto simbolico hanno riaffermato l'indivisibilità dell'Unione e rinnovato il loro impegno per un’Europa "sicura”, “prospera e sostenibile”, “sociale” e “più forte sulla scena mondiale”.

Con la firma della dichiarazione di Roma il 25 marzo 2017, nel corso delle celebrazioni per l’anniversario dei 60 anni dei trattati omonimi, i capi di governo di tutti i 27 Stati membri hanno riaffermato l'importanza e la forza dei valori su cui si fonda l'Unione europea: pace, libertà, democrazia, diritti umani e stato di diritto, protezione sociale e welfare. Senza dimenticare che l'Unione è anche una grande potenza economica: "oggi siamo uniti e più forti".
Per i prossimi dieci anni, dunque, gli Stati membri si sono impegnati a sostenere un'Unione europea che garantisca ai suoi cittadini sicurezza contro il terrorismo e la criminalità organizzata; che sappia generare crescita, sviluppo e occupazione nel rispetto della sostenibilità; che nel progresso riesca a tutelare la diversità dei sistemi nazionali, che lotti contro tutte le forme di discriminazione sociale e che preservi il patrimonio culturale; e infine un'Europa più forte sulla scena mondiale che riesca a diffondere stabilità e prosperità, rafforzando contestualmente la difesa comune.
Un’Europa  "sicura”, “prospera e sostenibile”, “sociale” e “più forte sulla scena mondiale”: questi sono gli obiettivi che i leader europei si impegnano a perseguire affinché "il programma di oggi sia attuato e divenga così la realtà di domani".

La dichiarazione di Roma

 

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