La strage di Bologna

L'Assemblea promuove da tempo iniziative per ricordare la strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980 in cui persero la vita 85 persone, mentre 200 furono i feriti. Questo il portale dedicato agli eventi organizzati ogni anno.

Le clip dell'Archivio della memoria e il film sulla Rai

2024- Sette clip per sette giorni. Per raccontare le storie di chi ha perso un familiare, o è rimasto ferito, oppure ha prestato i soccorsi alla strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980. Testimonianze di tre minuti che sono state proiettate in piazza Maggiore a Bologna, dal 26 al 30 luglio, e poi il 3 e 4 agosto, per una iniziativa organizzata, in occasione del 44esimo anniversario della Strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980, dall’Associazione tra i familiari delle vittime, dall’Assemblea legislativa in collaborazione con la Cineteca di Bologna e la Fondazione Bottega Finzioni. Le musiche originali sono state donate da Paolo Fresu.

La prima clip è stata proiettata in piazza Maggiore la sera di venerdì 26 luglio, prima delle 21.45, quando è prevista la rassegna cinematografica ‘Sotto le stelle del cinema’, organizzata dalla Cineteca. E’ la voce di Paolo Lambertini, vicepresidente dell’Associazione tra i familiari delle vittime, che nella strage, a soli 14 anni, perse la madre Mirella Fornasari, di 36 anni, dipendente Cigar, che aveva gli uffici proprio sopra la sala d’aspetto della stazione centrale.

Il giorno dopo, il 27 luglio è stata la volta di Eliseo Pucher: aveva 30 anni e stava tornando al lavoro a Salsomaggiore dopo qualche giorno a casa, in Friuli. Il suo treno era in ritardo, per questo aveva pensato a un caffè fuori dalla stazione. Ma cambiò idea, si diresse verso la sala d’aspetto. E la sua vita cambiò per sempre.

Il 28 luglio è stata la volta della clip dedicata ad Agide Melloni, allora poco più che trentenne e autista del bus di linea 37. Era nell’intervallo del turno, vicino alla stazione centrale, quando sentì un boato. Decise di fare qualcosa per aiutare in quella tragica situazione: trasformò, così, il suo autobus in carro funebre per dare dignità ai corpi delle vittime.

Tra i soccorritori c’era un giovane medico, Stefano Badiali. La sua storia è stata proiettata il 29 luglio. Fu compito suo assistere, all’ospedale Maggiore, i parenti che arrivavano a cercare i familiari feriti o purtroppo deceduti, tra i quali i nonni della vittima più giovane della strage: Angela Fresu, di soli 3 anni, morta insieme alla mamma Maria.

Il 30 luglio, è stata proiettata la storia di Sonia Zanotti, che il 2 agosto 1980 aveva appena 11 anni: quel giorno, per soli 30 secondi, perse il treno e decise di attendere in sala d’aspetto il treno successivo. Alle 10.25, era a pochi passi dall’ordigno che provocò 85 morti e 216 feriti.

Ruggero Sarcina è stato infine proiettato il 3 agosto. Sarcina si era fermato vicino alla sala d’aspetto per aiutare una ragazza francese che aveva bisogno di utilizzare la cabina telefonica per un’interurbana. All’improvviso l’esplosione, il cielo nero e la ragazza francese sparita nel nulla.

L’ultima clip il 4 agosto. La protagonista è Patrizia Poli, all’epoca 23enne. Stava aspettando il treno insieme al marito per andare a Roma e da lì partire per le vacanze in Sardegna. La partenza era prevista  alle 10.25, lo stesso orario in cui scoppiò la bomba.

Tulle le  clip sono brevi estratti di interviste, realizzate dalla Fondazione Bottega Finzioni nel dicembre 2023,  per  “L’Archivio della Memoria”: un progetto dell’Associazione tra i Familiari delle Vittime della Strage della Stazione di Bologna del 2 Agosto 1980 per la realizzazione di un archivio audiovisivo con le voci dei tanti testimoni della strage:  superstiti, soccorritori, volontari, semplici cittadini, …L’Archivio della Memoria – che sarà alimentato ogni anno da nuova documentazione audiovisiva – viene realizzato in collaborazione con l’Assemblea Legislativa della Regione Emilia Romagna.

Guarda le clip

Il film - E intanto il film ‘Quel dolore non è immobile’, realizzato lo scorso anno, nel 2023, continua a girare sugli schermi televisivi. La sera del 2 agosto il film è andato in onda su Rai Tre ed è possibile vederlo gratuitamente sulla piattaforma RaiPlay e sulla web tv Lepida Tv. Il film, la cui durata è 64 minuti, diretto da Giulia Giapponesi e realizzato in collaborazione con l’Assemblea legislativa, l’Associazione fra i familiari delle vittime e la casa di produzione Codalunga, racconta la storia degli 85 volontari che hanno portato a termine i viaggi che le vittime della strage non hanno potuto completare, ovvero il progetto "A destino" del 2022. (leggi sotto).

Per saperne di più:
Guarda il film su RaiPlay
 

Quel dolore non è immobile

2023 - “Quel dolore non è immobile” è il film realizzato in collaborazione con l'Assemblea legislativa dalla regista Giulia Giapponesi sulla strage alla stazione di Bologna, proiettato in piazza Maggiore a Bologna martedì primo agosto.

Il film, realizzato in collaborazione anche con l’Associazione tra i  familiari delle vittime della strage alla stazione e la casa di produzione Codalunga, racconta la storia di 85 volontari che hanno portato a termine i viaggi che le vittime della strage non hanno potuto completare. Con loro una valigia bianca, testimone di una memoria che continua, consegnata una volta arrivati “a destino” a un passante, una famiglia, un sindaco, raccontando della strage e della persona che hanno simbolicamente portato a destinazione. Il film ripercorre infatti le tracce del progetto ‘A destino – 85 viaggi da completare’, sostenuto nel 2022 sempre dall’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, in collaborazione con il Teatro dell’Argine e Bam! Strategie culturali.

Oltre alle tante voci dei volontari che quel viaggio hanno deciso di intraprendere per onorare la memoria delle vittime, intervengono nel film Micaela Casalboni e Andrea Paolucci, direttori artistici del Teatro dell’Argine, Paolo Bolognesi e Paolo Lambertini dell’Associazione tra i familiari delle vittime della strage, Cinzia Venturoli, storica e docente dell’Università di Bologna, Miriam Ridolfi, assessora del Comune di Bologna che coordinò i soccorsi subito dopo la strage. E proprio da una frase di Miriam Ridolfi prende spunto il titolo del film, riprendendo una frase, ‘Quel dolore non è immobile’, da lei pronunciata durante quella che è stata la sua ultima intervista, prima della morte avvenuta nel maggio di quest’anno.

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A destino

2022 - Sono passate da poco le 10.25 del 2 agosto quando ottantacinque cittadini volontari si incamminano da piazza delle Medaglie d'oro verso i binari della stazione centrale di Bologna, verso gli autobus, verso i taxi, verso le vie del centro, per portare a destinazione i viaggi mai conclusi dalle vittime del 2 agosto 1980.

È il progetto A destino’, realizzato dalla Compagnia Teatro dell’Argine, promosso dall’Associazione fra i familiari delle vittime della strage di Bologna, patrocinato e supportato dall’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna in collaborazione con il dipartimento di Scienze dell’educazione “G.M.Bertin” dell’Università di Bologna e con l’agenzia “BAM! Strategie culturali”.

‘A destino’, nel gergo ferroviario, è il termine che indica il fine corsa di un treno. Mai nome fu più adatto.
Il 2 agosto 2022 i volontari, guidati negli ultimi mesi di preparazione dai laboratori del Teatro dell’Argine, hanno portato ‘a destino’ il viaggio di chi morì a causa dello scoppio della bomba nella sala d’attesa della stazione centrale di Bologna.
Hanno accompagnato ciascuna delle vittime "a casa", o dove doveva andare.
Hanno viaggiato con una valigia bianca. All’interno, i testi preparati durante i laboratori, lettere o biografie delle vittime, ma anche oggetti scelti da ciascun volontario.
Arrivati "a destino", i viaggiatori hanno consegnato la valigia a un passante, a un parente della vittima o ad un amico, perché la memoria possa continuare a viaggiare e vivere e perché nessuno si scordi mai cosa è successo in quel 2 agosto di 42 anni fa.

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40 anni una voce40 anni, una voce - il podcast 

2021 - La bomba che esplode alla stazione di Bologna il 2 agosto 1980 provoca 85 morti e 200 feriti. I familiari, chi in quella strage ha perso un figlio, un genitore o un caro amico e, insieme a loro, anche alcuni sopravvissuti, decidono di unirsi in un’associazione per chiedere verità e giustizia. L’Associazione tra i familiari delle vittime del 2 agosto 1980 nasce un anno dopo, nel 1981. Come ogni anno, l’Assemblea legislativa ricorda la strage che ha colpito Bologna e quest'anno celebra anche i quarant'anni dalla fondazione dell’Associazione.

L'evento social - Il 2 agosto 2021, dalle 10.25, la pagina Facebook e il profilo Instagram dell’Assemblea legislativa fanno da cornice ai video di attrici e attori che leggono lettere scritte da parenti delle vittime, articoli di giornali, i discorsi che i presidenti dell’Associazione, Torquato Secci prima e Paolo Bolognesi poi, hanno pronunciato a ogni anniversario della strage alla stazione.

Il podcast - "40 anni, una voce" è il titolo del podcast in tre puntate che racconta la storia, i protagonisti e le battaglie dell'Associazione nata per portare avanti giustizia e verità, a nome non solo delle 85 vittime della strage ma di tutto il Paese. Accanto alle voci del presidente Paolo Bolognesi, di Torquato Secci, di Miriam Ridolfi e della storica segretaria dell’Associazione Paola Sola, sono tanti i contributi audio provenienti dagli archivi storici Rai e dai tg dell’epoca. Le musiche originali sono di Paolo Fresu.

40 anni, ma non passa: l'arte come ponte per la memoria

40 anni, ma non passa
Illustrazione di Anna Ciammitti
2020 - Musicisti, scrittori e artisti che dalle 10.25 del 2 agosto fino a sera si sono alternati in una 'maratona social' sulla pagina Facebook e Instagram dell'Assemblea legislativa per ricordare la strage del 1980.

E poi, un progetto di arte pubblica, che attraverso murales e installazioni urbane, ha unito Bologna alle altre provincie della regione nella commemorazione dell'attentato alla stazione.

Perché sono trascorsi quarant'anni, ma 'non passa'. E l'Assemblea legislativa, nel quarantesimo anniversario della strage, ha deciso di onorare la memoria delle vittime e dei feriti coinvolgendo il mondo della musica, del cinema e dell'arte.

logo un'altra vita

Un'altra vita

2019 - Il monologo teatrale di Matteo Belli  "Un'altra vita", che dà voce alle testimonianze dei feriti sopravvissuti alla strage e completa la trilogia cominciata nel 2017 con Cantiere 2 agosto, è andato in scena giovedì 1 agosto 2019 in piazza Renzo Imbeni. Lo spettacolo è stato scritto con la consulenza storica di Cinzia Venturoli partendo dai racconti di chi rimase sotto le macerie: volti simbolo come Marina Gamberini e Paolo Sacrati, ma anche chi per anni non aveva quasi mai raccontato la propria storia, come Yuri Zini e Eliseo Pucher. Continua a leggere...

 

Sinfonia di soccorsi

sinfonia logo2018 - Per il 38esimo anniversario della strage di Bologna, l'Assemblea legislativa ha organizzato un nuovo evento, Sinfonia di soccorsi, basato sulla lettere e i telegrammi di solidarietà inviati da tutto il mondo al sindaco Renato Zangheri, andato in scena mercoledì 1 agosto 2018 in piazza Renzo Imbeni, davanti alle torri della Regione. Scopri di più...

logo_2_agostoCantiere 2 agosto

2017 - Cantiere 2 agosto è un progetto di narrazione popolare promosso dall'Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna in collaborazione con l'Associazione Familiari delle Vittime della Strage del 2 agosto, grazie all'ideazione e regia di Matteo Belli e alla consulenza storica di Cinzia Venturoli. Il 2 agosto 2017 ottantacinque narratori hanno raccontato le ottantacinque storie delle vittime della strage alla stazione di Bologna in diversi luoghi della città: un grande cantiere per celebrare il rito laico di una memoria attiva e partecipata che non vuole e che non può dimenticare. Continua a leggere...  


 "Cantiere 2 agosto - Narrazione di una strage":

 

Azioni sul documento

I murales sul 2 agosto

A Ferrara un murale per ricordare le vittime della strage

 L'opera è stata realizzata dall'artista ferrarese Alessio Bolognesi all'era Ex Camilli di via Darsena
L'opera è stata realizzata dall'artista ferrarese Alessio Bolognesi all'era Ex Camilli di via Darsena

2 agosto, un nuovo murale a Cesena

 Inaugurata a Cesena l'opera di Loris Dogana per il progetto "Lost&found"
Inaugurata a Cesena l'opera di Loris Dogana per il progetto "Lost&found"

A Ravenna un nuovo murale per il 2 agosto

 Inaugurata alla stazione di Classe l'opera di Dissenso Cognitivo dedicata alla vittime ravennati Ceci e Marino
Inaugurata alla stazione di Classe l'opera di Dissenso Cognitivo dedicata alla vittime ravennati Ceci e Marino
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