Raddoppiate le istanze al Difensore civico

16.04.2013

Raddoppiate le istanze al Difensore civico

La crisi economica e l'abolizione dei difensori locali sono tra i principali fattori di un autentico boom nelle richieste del difensore civico, più che raddoppiate negli ultimi cinque anni. Come emerge nella relazione sull'attività svolta nel 2012 dal Difensore civico Daniele Lugli, sono in aumento anche le richieste provenienti dalle associazioni, probabilmente per l'intensa collaborazione strutturata dal Difensore con i Centri Servizi per il Volontariato, e quelle sottoposte da persone in situazioni di disagio economico. I disoccupati passano infatti dal 5% degli utenti del 2011 al 12% del 2012: è evidente che la crisi economica in atto si ripercuote sui rapporti dei cittadini con servizi pubblici e pubblica amministrazione e maggiore è il ricorso al Difensore civico. La conferma ci viene dalle materie maggiormente trattate: servizi pubblici (luce, acqua e gas…), tributi, politiche sociali, sanità. Da segnalare anche un’aumentata sensibilità ambientale. E' poi significativo che quasi la metà delle nuove istanze (46%) chiami in causa enti locali sprovvisti di difensore civico. Dopo l’abolizione dei difensori locali da parte dello Stato, infatti, la stragrande maggioranza dei cittadini emiliano romagnoli è sostanzialmente priva di tutela specifica nei confronti degli enti locali, e il Difensore civico regionale svolge una azione di supplenza.

 

La relazione presenta inoltre le numerose iniziative assunte dal Difensore nell’arco del 2012 per far conoscere la sua figura o per intervenire, anche d'ufficio, a tutela dei cittadini più deboli. Il tema di fondo possiamo individuarlo nella difesa dei diritti umani e nel contrasto alle discriminazioni, nelle amministrazioni e più ampiamente nella società. Tra le iniziative più rilevanti ricordiamo l’organizzazione di un incontro sulla convivenza interetnica al Festival del Diritto di Piacenza insieme a Gad Lerner, Guido Barbujani ed altri, la firma di un protocollo di collaborazione con CRIBA, l’avvio di uno sportello di difesa civica per persone con disabilità insieme al CSV di Reggio Emilia e ad altri enti del territorio, la seconda edizione del Codice contro le discriminazioni, la collaborazione con la Garante dei detenuti per ripristinare lo sportello di informazione legale presso il CIE di Bologna e, infine, l’impegno sui diritti di Rom e Sinti che ha portato ad avviare il percorso per una nuova legge regionale.

 

Il dato è tratto dalla relazione annuale 2012, pubblicata sul BUR n. 83/2013 e on line e inviata, come per legge, ai Presidenti della Giunta e Assemblea legislativa della Regione, nonché ai Presidenti della Camera e del Senato per la funzione che il Difensore svolge anche verso le sedi locali degli enti statali quali scuole, università, istituti previdenziali e via discorrendo.