"Elementi di valutazione siano sempre visionabili"

29.05.2015

L’Azienda ospedaliero-universitaria di Parma, che aveva inizialmente negato a una ditta di Bologna la visione dei campioni presentati dagli altri partecipanti a una gara di appalto perché, in base al regolamento interno sull'accesso, “non si tratta di atti amministrativi”, ha invece accolto la richiesta dopo l’intervento del Difensore civico regionale, Gianluca Gardini. Secondo quest'ultimo, infatti, il rifiuto è illegittimo in quanto “il campione presentato è stato oggetto di valutazione nella gara” e quindi “al pari delle schede tecniche deve essere concessa la visione dei campioni”, come sancito sia dal Tar che dal Consiglio di Stato.

Chi partecipa alla gara ha un interesse diretto, concreto e attuale ad accedere a tutta la documentazione inerente alla gara stessa, spiega Gardini nell'atto con cui chiede di “consentire la visione dei campioni presentati dalle imprese partecipanti alla gara di appalto”, che nel caso specifico ha riguardato la fornitura di dispositivi di protezione da radiazioni ionizzanti. Infatti, rimarca il Difensore civico, in una gara di appalto pubblica “ogni elemento oggetto di valutazione presentato dalle imprese partecipanti deve poter essere visionato”.

Secondo l’Azienda ospedaliero-universitario, invece, non costituendo i campioni atti amministrativi, la richiesta si sarebbe configurata “come richiesta di accesso generica preordinata a svolgere un controllo generico sull’attività della pubblica amministrazione”, e per questo motivo da respingere.

Non è dello stesso parere la figura di garanzia dell’Assemblea legislativa regionale, che sul punto cita una sentenza del Tar del Friuli Venezia Giulia, che specificatamente invita le pubbliche amministrazioni a consentire le visioni delle campionature considerandole come documenti, nonché una decisione del Consiglio di Stato, che più genericamente sancisce che “nessun rilievo assume al fine di opporre il diniego all’accesso, la circostanza che l’atto del quale si richiede l’ostensione abbia perduto la consistenza di documento cartaceo”.

Unico impedimento, chiarisce poi il Difensore civico, è la sussistenza di esigenze di tutela del segreto tecnico o commerciale, che però non vengono evidenziate dalle imprese proprietarie dei campioni.
-------

Per ricevere informazioni, presentare un reclamo o fissare un appuntamento con il Difensore civico o con il personale dell'Ufficio è possibile:
- scrivere una lettera al Difensore civico, all’indirizzo Viale Aldo Moro, 50 – 40127 Bologna;
- compilare il form online all’indirizzo http://www.assemblea.emr.it/garanti/attivita-e-servizi/difensorecivico;
- telefonare
 al numero 051-5276382 o, in alternativa, al numero verde gratuito anche da rete mobile 800-515505;
- scrivere una mail a difensorecivico@regione.emilia-romagna.it.
Il Difensore (servizio gratuito) risponde a tutte le istanze.