Per dare voce a bambini e adolescenti è necessario mettersi in ascolto

20.11.2024

Per dare voce a bambini e adolescenti è necessario mettersi in ascolto

foto di Claudia Giudici al convegno

“Oggi festeggiamo i 35 anni dell’adozione della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, Questa Convenzione è molto più di un atto formale. È un impegno che tutti noi – come istituzioni, come società e come individui – ci siamo assunti per proteggere, tutelare e promuovere i diritti di chi rappresenta il nostro presente e il nostro futuro: voi, bambine, bambini e adolescenti”

La Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza in mattinata ha portato i suoi saluti all’iniziativa Adolescenti in reel-azione. Un confronto tra adolescenti e adulti su cosa avvicina e cosa allontana nella relazione, promossa dalla Regione Emilia-Romagna come occasione di riflessione e confronto diretto tra i diversi interlocutori su quanto emerso dall’ultima ricerca regionale che ha coinvolto adolescenti, genitori e insegnanti proprio su questo tema.

“Uno dei compiti del ruolo che ricopro è quello di dar voce a persone che non sono in grado di esercitare autonomamente i loro diritti - ha proseguito Giudici - ma per farlo è necessario mettersi in ascolto, porsi come facilitatori di incontri e ascoltatori curiosi, dare a bambini e ragazzi gli spazi del ragionamento insieme”. La Garante ha poi parlato dell’esperienza dell’Assemblea dei ragazzi e delle ragazze a supporto della Garante per l'infanzia e l'adolescenza, un’esperienza partecipativa unica nel suo genere e che proprio in questo periodo si sta rinnovando. Scade infatti il prossimo 6 dicembre il termine per presentare la domanda per far parte dei 50 bambini e ragazzi che per dal primo gennaio 2025 e per 3 anni potranno portare all’attenzione della politica regionale le loro istanze.

Oltre alla Garante è intervenuta una delegazione di ragazze e ragazzi dell'Assemblea che hanno raccontato la loro esperienza nei 3 anni di attività, con un particolare focus sul documento “Gli spazi che vogliamo” da loro realizzato. I ragazzi e le ragazze hanno poi partecipato ai gruppi di lavoro con l’obiettivo di approfondire alcune i temi della ricerca presentata nel corso della mattinata, avendo così l'occasione di esprimere le proprie idee, confrontarsi con coetanei di altre realtà scolastiche e contribuire al dialogo su questioni che riguardano la loro crescita e il loro futuro.

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