Carceri, tre proposte di legge per restituire dignità ai detenuti

18.03.2013

Carceri, tre proposte di legge per restituire dignità ai detenuti

A poco più di 3 mesi dalla sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo che condannava l’Italia e le imponeva un anno di tempo per l’assunzione di un piano di riforme in ambito penale e penitenziario che restituissero dignità alla persone detenute, A Buon diritto, Acat Italia, A Roma, insieme - Leda Colombini, Antigone, Arci, Associazione Federico Aldrovandi, Associazione nazionale giuristi democratici, Associazione Saman, Bin Italia, Cgil, Cgil – Fp, Conferenza nazionale volontariato giustizia, Cnca, Coordinamento dei Garanti dei diritti dei detenuti, Fondazione Giovanni Michelucci, Forum droghe, Forum per il diritto alla salute in carcere, Giustizia per i Diritti di Cittadinanzattiva Onlus, Gruppo Calamandrana, Il detenuto ignoto, Itaca, Libertà e Giustizia, Medici contro la tortura, Progetto Diritti, Ristretti Orizzonti, Società della Ragione, Società italiana di Psicologia penitenziaria, Unione Camere penali italiane, Vic – Volontari in carcere hanno condiviso tre disegni di legge che si propongono di  ripristinare la legalità internazionale e costituzionale, di contrastare in modo sistemico il sovraffollamento agendo su quelle leggi che producono carcerazione senza produrre sicurezza.

 

Si tratta di tre proposte distinte.

La prima vuole sopperire a una lacuna normativa grave. In Italia manca il crimine di tortura nonostante vi sia un obbligo internazionale in tal senso. Il testo della proposta è quello codificato nella Convenzione delle Nazioni Unite nella convinzione che la proibizione legale della tortura qualifica un sistema politico come democratico.

La seconda delle proposte di legge vuole intervenire in materia di diritti dei detenuti e di riduzione dell’affollamento penitenziario.

Infine la terza proposta vuole modificare la legge sulle droghe: viene superato il paradigma  della legge Fini-Giovanardi, depenalizzando i consumi, diversificando il destino dei consumatori di droghe leggere da quello di sostanze pesanti, diminuendo le pene, restituendo centralità ai servizi pubblici per le tossicodipendenze.

 

Il passo successivo è quindi la raccolta della 50.000 firme necessarie per presentare la legge al Parlamento perché  possa essere discusso e votata. A Bologna l’appuntamento per la raccolta è fissato per martedì 9 aprile.

Ulteriori informazioni e i testi completi delle proposte sono reperibili QUI

  • jpg, 22.2 KB

Azioni sul documento