Il Rapporto sui diritti umani del Consiglio d'Europa

15.05.2014

Il Rapporto sui diritti umani del Consiglio d'Europa

Il livello di tutela dei diritti umani è un indicatore importante per capire la “salute” di una regione del mondo, e l’Europa non sfugge a questo criterio. Purtroppo la situazione di questi ultimi anni risulta critica.

Il Rapporto- Il “Nuovo rapporto sullo stato dei diritti umani, della democrazia e dello stato di diritto in Europa” del Consiglio d’Europa dipinge un quadro preoccupante: gravi violazioni dei diritti umani, tra cui corruzione, tratta di esseri umani, razzismo e discriminazione che persistono in tutta Europa.

Il Rapporto rappresenta la prima analisi consolidata dei diritti umani, della democrazia e dello stato di diritto in Europa, in base ai rilevamenti degli enti di monitoraggio del Consiglio d’Europa. La situazione che si presenta oggi in Europa evidenzia una grave erosione dell’attenzione rispetto alla tutela dei diritti fondamentali sia da parte degli Stati che nella sensibilità dei cittadini.

L’alto tasso di disoccupazione e l’aumento della povertà in molti paesi favoriscono movimenti estremisti e innalzano la conflittualità sociale facilitando atteggiamenti contrari alla difesa dei diritti umani.

Dopo l’Ucraina- Il Segretario Generale del Consiglio d'Europa, Thorbjørn Jagland, esprimendo la sua preoccupazione in merito alle attuali esplosioni di violenza nell’est dell’Ucraina, ha dichiarato: “chiedo a tutti i partiti in Ucraina di porre fine all’escalation di violenza e di intraprendere negoziati politici sul futuro della nazione. I partner internazionali dell’Ucraina dovrebbero sostenere il paese nella ricerca di soluzioni che portino pace e stabilità”. Inoltre, in riferimento alla crisi in Ucraina e all’intervento militare della Russia in Crimea, Thorbjørn Jagland, ha lanciato l’allarme sul rischio di simili conflitti in Europa: “la mancanza di controlli e di equilibri democratici, della libertà dei media e di un ordinamento giudiziario indipendente ha causato corruzione diffusa e abuso di potere”.

Il Segretario generale ha chiesto agli Stati membri di adempiere appieno alla Convenzione europea dei diritti umani: “Invito gli Stati membri a porre fine all’erosione dei diritti fondamentali e ad adottare ulteriori riforme dell’esclusivo sistema della Convenzione d’Europa. L’Europa necessita di una nuova agenda per la sicurezza paneuropea che includa la tutela dello stato di diritto e dei principi democratici. Insieme, dobbiamo fare in modo che l’Europa riprenda la strada verso l’unità e la cooperazione, sulla base di valori, norme e obblighi giuridici comuni”.

Le violazioni dei diritti in Ue secondo il Rapporto-Il Rapporto contiene una serie di raccomandazioni su come l’organizzazione può fornire un’assistenza più rapida ed efficiente ai suoi 47 Stati membri.
Le casistiche di violazione dei diritti umani che sono state prese in esame sono molte e tanti dei paesi sottoposti a monitoraggio hanno evidenziato situazioni di sofferenza, in alcuni casi molto grave. Di seguito una serie di situazioni monitorate con il numero di Stati nei quali sono state rilevate le violazioni:

  • La discriminazione etnica / minoranze nazionali (39 Stati membri),
  • Le condizioni di detenzione, tra cui il sovraffollamento nelle carceri (30 Stati membri),
  • La corruzione (26 Stati membri),
  • I maltrattamenti dai funzionari di polizia (23 Stati membri),
  • L'esclusione sociale e la discriminazione dei rom (23 Stati membri),
  • Il Set-up e il funzionamento del sistema giudiziario (20 Stati membri),
  • Le carenze rispetto ai migranti e ai richiedenti asilo diritti (20 Stati membri),
  • L’eccessiva durata dei procedimenti (11 Stati membri),
  • La tratta di esseri umani (11 Stati membri),
  • La mancanza di libertà di espressione e la libertà dei media (8 Stati membri).


Stefania Fenati

Per saperne di più:
STATE of democracy, human rights and the rule of law in Europe

Report by the Secretary General (en)

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