Il personaggio europeo del 2013? Per i nostri lettori è Lampedusa

28.01.2014

Il personaggio europeo del 2013? Per i nostri lettori è Lampedusa

Grafico del sondaggio con i risultati

I nostri “followers” non hanno dubbi: la palma del personaggio europeo 2013 va a Lampedusa e ai migranti che non sono riusciti ad arrivare in Europa. Una vittoria che può contare su ben il 39% dei voti espressi da tutti coloro che hanno votato per il nostro sondaggione.

Un riconoscimento importante per un problema che l’Europa ancora non è riuscita a risolvere pienamente e in maniera coordinata, e che senza dubbio terrà banco anche nella prossima campagna elettorale per il rinnovo del Parlamento europeo. Subito alle spalle di Lampedusa, con il 19% dei voti, si sono piazzati i manifestanti di Piazza Indipendenza a Kiev, seguiti da Martin Schulz col 14%, Peter Higgs e Mario Draghi con l’8%, i Neet con il 7% e Angela Merkel con il 5% dei voti.

I nomi scelti per il sondaggio si caratterizzano per il proprio contributo al progetto e al dibattito europeo. Martin Schulz, attuale presidente del Parlamento europeo e candidato alla carica di Presidente della Commissione europea, Mario Draghi, Presidente della Banca Centrale europea, e Angela Merkel, cancelliera tedesca, sono tra i nomi più noti nel panorama europeo per il loro contributo al dibattito politico-economico sull’Ue. Di diverso tipo il contributo dato da Peter Higgs, studioso delle particelle subatomiche, il cosiddetto bosone, Nobel per la fisica e unico cittadino europeo a vincere il premio nel corso dello scorso anno.

Di stringente attualità invece i primi due posti della nostra classifica. Lampedusa, e in particolare il tragico naufragio dell’Ottobre scorso con quasi 400 vittime, ha messo l’Unione europea di fronte a un problema dal quale non può più esimersi: il ruolo dell’UE nel mondo e in particolare la gestione delle frontiere esterne, delle rotte dei migranti e della cooperazione allo sviluppo nei Paesi di origine dei migranti. Discorso altrettanto complicato quello che riguarda le manifestazioni pro Unione europea che da alcuni mesi si stanno svolgendo a Kiev, capitale dell’Ucraina. Qui i margini di intervento della neonata diplomazia europea trovano un ostacolo negli interessi energetici russi e nel controllo delle forniture energetiche che Mosca esercita nei confronti di molti Paesi europei.

Il nostro sondaggio naturalmente non ha le pretese di orientare in nessun modo l’opinione pubblica e l’agenda europea, ma vuole essere un piccolo contributo al dibattito tra cittadini in prossimità delle elezioni del Parlamento europeo.

La simpatia dei votanti sembra essere andata inequivocabilmente a favore di quei movimenti e di quelle persone che, nonostante tutto, credono nell’Unione europea e sono pronti a lottare per farne parte. A dispetto di tanti euroscettici in giro per l’Europa e di coloro che dall’Europa vorrebbero uscire.

Gianfranco Coda

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