Sottoscritto Protocollo d’intesa tra provveditore e consigliera di parità per prevenire le discriminazioni
27.06.2023
Coordinare gli sforzi per prevenire e contrastare le discriminazioni sul lavoro negli istituti penitenziari dell’Emilia-Romagna, favorendo lo scambio di esperienze e buone prassi e potenziando il raccordo con gli organismi competenti per materia. Questo il contenuto del protocollo d’intesa sottoscritto nella sede dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna tra la consigliera di Parità, Sonia Alvisi, e la provveditrice dell’Amministrazione penitenziaria di Emilia-Romagna e Marche, Gloria Manzelli. Presente alla firma anche Francesca Calaminici, consigliera di fiducia – figura incaricata di fornire consulenza e assistenza ai lavoratori oggetto di molestie, mobbing e discriminazioni – dell’Amministrazione penitenziaria di Emilia-Romagna e Marche.
Nell’intero distretto del provveditorato dell’Amministrazione penitenziaria, quindi Emilia-Romagna e Marche, il contingente di polizia penitenziaria ammonta a 2.713 operatori, di cui 371 donne.
“Parliamo del primo protocollo a livello nazionale di questo tipo, sono orgogliosa di questo lavoro, di questo sodalizio”, sottolinea Sonia Alvisi. “L’obiettivo – aggiunge – è quello di rafforzare nelle strutture di detenzione la cultura del rispetto della dignità e dell’inviolabilità delle persone”. “Grazie a questa intensa, avvieremo un lavoro di informazione e formazione rivolto ai dipendenti degli istituti penitenziari a supporto delle donne e degli uomini che subiscono discriminazioni sul lavoro. La parola della nostra collaborazione è: ascolto”, conclude Sonia Alvisi.
“Al centro dell’accordo inter-istituzionale c’è la prevenzione. È necessario fare cultura su temi come la parità di genere e il contrasto alle discriminazioni in ambito lavorativo anche nelle strutture di detenzioni, supportando in modo adeguato le lavoratrici e i lavoratori che vi operano”, sottolinea Gloria Manzelli. “Questo protocollo, sul solco del cosiddetto ‘codice rosso’, si rivolge a un territorio particolarmente vasto, da Piacenza a Rimini. Vogliamo favorire la diffusione di un diverso modo di lavorare e di vivere la colleganza tra uomo e donna”, conclude la provveditrice.
L’iniziativa è rivolta ad accrescere il benessere lavorativo di tutti i dipendenti, donne e uomini, che lavorano nelle strutture penitenziarie regionali e l’impegno è quello di ampliare le attività di sensibilizzazione sul tema, a partire dalla formazione del personale. Questo anche attraverso la creazione di una rete di collaborazione tra le amministrazioni penitenziarie della regione, enti pubblici e privati, istituzioni regionali e locali e tutte quelle figure che si occupano di pari opportunità e violenza. L’intesa, dunque, mira a uno scambio costruttivo di esperienze, favorendo l’opportunità di rafforzare tutti quegli strumenti che favoriscano la diffusione della cultura del rispetto in luoghi di lavoro come le strutture di detenzione.