Arte e musica a Terezìn

Una straordinaria concentrazione di talenti
Terezín, una serata musicale. Disegno realizzato nel 1942, dalla dodicenne Helga WeissovaA Terezín vennero condotti molti artisti, musicisti e intellettuali famosi, che per i nazisti era problematico far scomparire di colpo. Molti pittori decisero di mettere le loro capacità al servizio della denuncia, o per lo meno della memoria, di quanto accadeva a Terezín.

Il gruppo di artisti clandestini più importante lavorava all’ombra della cosiddetta Sala progetti dell’Ufficio Tecnico, situata al primo piano della caserma Magdeburgo. Infatti, la Sala progetti dipendeva dal Consiglio ebraico ed aveva il compito di elaborare carte e statistiche, illustrate da disegni dettagliati e particolareggiati, quando le SS lo richiedevano. Inoltre, uscirono da quella stanza i progetti di un nuovo sistema fognario, di un impianto idrico e del crematorio (costruito nel 1942).

Di sera e di nascosto, tuttavia, vennero dipinti numerosi quadri (oggi in mostra permanente, presso la caserma Magdeburgo) che descrivono in ogni dettaglio la vita quotidiana del ghetto: dagli alloggi sovraffollati, ai carri funebri che i nazisti avevano imposto come unico mezzo di trasporto all’interno della Grande fortezza, fino alle meste processioni di coloro che andavano alla stazione per essere deportati. Tra questi pittori disponibili a trasformare la loro arte in strumento di resistenza ricordiamo Bedrich Fritta, Otto Ungar, Leo Haas e Ferdinand Bloch.

Un discorso particolare merita Helga Weissova, un’ebrea praghese che fu internata con la sua famiglia nel 1942, quando aveva dodici anni. I suoi disegni non vanno confusi con quelli degli altri bambini di Terezín, per i quali la raffigurazione grafica era un mezzo di evasione dalla dura esperienza che erano obbligati a vivere, o che comunque non possedevano adeguati strumenti espressivi per documentare la realtà del ghetto. La Weissova, al contrario, malgrado la sua giovane età, era già un’artista matura, capace di documentare in modo efficace tutto quello che vedeva, viveva e provava.

I concerti musicali

Tra i numerosi disegni realizzati a Theresienstadt, un posto speciale occupano i manifesti che pubblicizzavano i concerti e le serate musicali, nonché le scenografie realizzate per alcuni spettacoli teatrali o cabaret particolarmente sofisticati. Piccoli gruppi di musicisti si esibivano di sera, nelle soffitte delle caserme adibite a dormitori. I tedeschi, però, chiesero per sé opere raffinate e complesse, che richiedevano un’intera orchestra. A Terezín furono così rappresentati vari balletti e opere liriche (La sposa venduta, Le nozze di Figaro, Carmen), mentre una band denominata The Ghetto Swingers suonava musica jazz.

Ai bambini venne offerta un’opera intitolata Brundibar, con musiche di Hans Krása, dirette da Rafael Schächter. L’opera era stata composta a Praga nel 1938, ma fu rappresentata per la prima volta a Theresienstadt il 23 settembre 1943, con il contributo attivo di molti bambini del ghetto. Le repliche furono innumerevoli, nei luoghi più disparati del ghetto

Hans Krása (internato a Terezín il 10 agosto 1942) fu trasferito ad Auschwitz e lì ucciso il 18 ottobre 1944. Si è salvato invece il librettista di Brundibar, Adolf Hoffmeister, che trovò rifugio a Londra.

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