L'uccisione degli ufficiali polacchi da parte dei sovietici
8 aprile
Alla stazione siamo stati caricati su un treno cellulare sotto stretta guardia... Ci muoviamo nella direzione di Smolensk.
9 aprile
Martedì. Il giorno è invernale... Neve sui campi. E’ impossibile dedurre la direzione in cui ci muoviamo... Ci trattano male... Non ci permettono di far niente... 14,30, stiamo arrivando a Smolensk... Sera, siamo arrivati alla stazione di Gniazdowo [grafia polacca]. Sembra che si debba scendere... ci sono molti militari intorno. Da ieri abbiamo avuto solo un pezzo di pane e un sorso d’acqua.
[Il diario finisce qui.]
Il diario del maggiore Solsk è quello più ricco di dettagli e arriva fino a pochi minuti prima della morte del maggiore stesso. Il brano sotto citato si riferisce all’arrivo alla stazione di Gnezdovo e al viaggio fino alla foresta.
9 aprile
La giornata è cominciata in modo molto strano. Siamo partiti in piccoli furgoni cellulari composti da tante piccole celle (orribili). Siamo stati portati in qualche posto in una foresta; sembra un luogo per vacanze estive. Siamo poi stati perquisiti accuratamente. Hanno preso i rubli, la cintura e il temperino.
[Il diario finisce qui.]
(J. K. Zawodny, La vera storia del massacro di Katyn. Morte nella foresta, Milano, Mursia, 1973, pp. 91-100. Traduzione di G. Dego. Edizione originale, Notre Dame, Indiana, 1962)