Il disprezzo di Himmler nei confronti degli omosessuali
Vorrei approfondire un paio di idee in merito. Alcuni omosessuali hanno idee del tipo: quello che faccio è affare mio, una questione puramente privata. Tuttavia, qualsiasi cosa accada nella sfera sessuale non è di competenza solo del singolo individuo, ma riguarda la vita e la morte della nazione, significa dominio del mondo o regressione alla elvetizzazione [= una debolezza politica e militare paragonabile a quella di un piccolo Stato come la Svizzera - n. d. r.].
Il popolo che produce molti figli pone la propria candidatura al potere e al dominio mondiali. Un popolo di razza sana con scarsa prole ha un biglietto di sola andata per la tomba, per una situazione di irrilevanza entro cinquanta o cento anni, per la sepoltura entro duecentocinquant'anni...
Dobbiamo quindi mettere ben in chiaro che il continuare a portare questo fardello senza reagire significa la fine della Germania e del mondo germanico. Purtroppo le cose non sono semplici come per i nostri padri. Gli omosessuali, chiamati Urning, venivano annegati negli stagni. Gli studiosi che scoprono i resti di cadaveri nelle torbiere, probabilmente non si rendono conto che in novantanove casi su cento si trovano di fronte a un omosessuale, annegato in uno stagno coi suoi vestiti e tutto. Non era una punizione, ma semplicemente l'estinzione di una vita anormale. Bisognava estirparla come si estirpano le erbacce, se ne fa un mucchio e poi vi si dà fuoco. Non era sentimento di vendetta, ma i segnati dovevano andarsene.
(M. Burleigh - W. Wippermann, Lo stato razziale. Germania 1933-1945, Milano, Rizzoli, 1992, p. 171. Traduzione di O. Fenghi)