Topografia delle Solovki
Struttura di un lager
Il primo elemento costante, comune a tutti i grandi lager, è la direzione, il secondo elemento comune era la quarantena, indispensabile per l’individuazione preventiva di coloro che (dopo mesi passati in prigioni, in campi di transito, in vagoni ferroviari e/o in stive di navi) spesso erano divenuti preda di numerosi parassiti, primi fra tutti i pidocchi, portatori del tipo esantematico (o petecchiale): la malattia tipica delle trincee, dei campi, dei ghetti e di tutti gli altri luoghi caratterizzati da forte concentrazione umana e scarsa igiene.
Il terzo elemento costante era la prigione, una struttura in cui erano puniti coloro che violavano il regolamento del campo. Nei casi più gravi, i detenuti portati alla prigione di un lager erano torturati (talvolta per ottenere informazioni, tal altra, semplicemente, per mettere meglio in evidenza l’autorità che la struttura totalitaria esercitava sull’individuo) e fucilati nei pressi della prigione stessa.
I luoghi delle Solovki
Alle Solovki, la direzione era stata collocata all’interno della foresteria del monastero, un lungo edificio bianco, situato sul molo della Baia della prosperità, punto di approdo sull’Isola grande per le navi che venivano dal continente.
La prigione era situata in una chiesa costruita dai monaci sul monte Sekira (o monte della Scure). La quarantena venne collocata in una delle grandi chiese del corpo centrale del monastero, dedicata alla Trasfigurazione di Cristo.
Un altro luogo molto importante nel sistema del lager era l’eremo dedicato al santo fondatore del monastero Savvatij, nel quale vennero collocati i prigionieri politici socialisti. Sull’isola di Anzer, invece, l’eremo del Golgotha ospitava i malati terminali di tifo.